Bolletta luce: che differenza c’è tra consumi stimati, rilevati e fatturati
“Nella bolletta luce e gas compaiono diversi voci riguardanti i consumi. Può risultare difficile districarsi tra queste informazioni e comprendere davvero a cosa si riferiscano. Che differenza c’è tra consumi stimati, rilevati e fatturati? La nostra guida completa ti aiuterà a comprendere al meglio le varie componenti e a sapere a cosa sono dovute le discrepanze, in modo avere un quadro chiaro della situazione e a conoscere i reali costi per gas ed energia elettrica.
Bolletta luce: cosa sono i consumi rilevati?
Questa voce presente in bolletta identifica la qualità di kWh di energia elettrica o di SMC di gas consumati in un determinato intervallo di tempo. Corrisponde alla differenza tra due letture: una alla fine e l’altra all’inizio del periodo di riferimento. Si tratta dunque del consumo effettivo speso dal cliente. I consumi rilevati possono essere identificati tramite la lettura del contatore di luce e gas da parte del distributore o da parte dell’utente stesso tramite l’autolettura. Questa rilevazione viene comunicata al fornitore, che provvederà a fatturare l’importo.
Bolletta luce: cosa sono i consumi stimati?
Quando il fornitore non ha a disposizione i consumi effettivi e il cliente non effettua l’autolettura, allora il distributore fa una stima presunta dei consumi di kWh di energia elettrica e di SMC di gas, basandosi sui dati storici del cliente. In questo caso l’utente può trovarsi di fronte a un consumo stimato inferiore a quello rielvato oppure superiore a quello rilevato: l’eventuale conguaglio o l’accredito a favore del cliente figureranno nella bolletta successiva, quando si avranno a disposizione i consumi reali.
Bolletta luce: cosa sono i consumi fatturati?
Con questa voce si intendono i kWh di energia elettrica e gli SMC di gas effettivamente addebitati al cliente in bolletta per il periodo di riferimento e che dunque andranno pagati.”