Skip to main content
Bonus Energia 3.0

Bonus energia 3.0: come funziona il nuovo conto termico per rinnovabili ed efficienza

Il bonus energia 3.0 sostiene famiglie, imprese e PA con contributi fino al 65% per efficienza energetica e rinnovabili, gestiti dal GSE.

Il bonus energia 3.0, noto anche come nuovo Conto Termico, rappresenta l’evoluzione del meccanismo di incentivazione gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). La misura nasce con l’obiettivo di accelerare l’efficienza energetica degli edifici e la diffusione delle fonti rinnovabili termiche, in continuità con il Conto Termico 2.0 ma con procedure più snelle e contributi più rapidi. A differenza di altri incentivi come Superbonus ed Ecobonus, caratterizzati da complessità burocratiche e modifiche frequenti, il bonus energia 3.0 punta sulla stabilità normativa e su tempi di erogazione certi. In questa guida aggiornata analizzeremo chi può beneficiarne, quali interventi sono ammessi e quali vantaggi concreti offre rispetto ad altri strumenti, con focus su famiglie, condomìni e imprese.

Cos’è il bonus energia 3.0

È l’evoluzione del Conto Termico, che incentiva piccoli interventi di efficienza e fonti rinnovabili in tempi rapidi.

Il bonus energia 3.0 è un incentivo statale introdotto per sostenere la transizione energetica nelle abitazioni e negli edifici pubblici o privati. Con il decreto 7 agosto 2025 il campo di applicazione si estende anche agli edifici del terziario privato, finora esclusi. Rientrano molte tecnologie rinnovabili ed interventi di efficienza; sono invece escluse le caldaie a condensazione come intervento autonomo, salvo quando inserite in sistemi ibridi o bivalenti secondo i requisiti tecnici previsti. Questo strumento ha un duplice obiettivo: ridurre le emissioni di CO₂ e abbattere i consumi energetici, offrendo al tempo stesso un sostegno economico stabile e prevedibile a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

  • Incentivo gestito e finanziato dal GSE.
  • Copertura fino al 65% della spesa sostenuta.
  • Destinato a famiglie, condomìni, PA e imprese.
  • Si concentra su rinnovabili termiche ed efficienza energetica.
  • Tempi di erogazione più rapidi rispetto ad altri bonus.

Differenze rispetto al Conto Termico 2.0

Il bonus energia 3.0 si differenzia dal Conto Termico 2.0 per maggiore semplicità operativa e rapidità di rimborso. La procedura di richiesta è stata digitalizzata e resa più intuitiva, con la possibilità di monitorare lo stato della pratica online. Inoltre, i massimali di spesa sono stati aggiornati per coprire un ventaglio più ampio di interventi, come l’installazione di pompe di calore di ultima generazione o sistemi ibridi ad alta efficienza. Questo riduce le barriere burocratiche che in passato avevano frenato la diffusione della misura e aumenta la certezza di accesso ai fondi disponibili.

Obiettivi di decarbonizzazione e ruolo per la transizione

L’incentivo si inserisce nelle strategie nazionali ed europee per la decarbonizzazione e il risparmio energetico. Il bonus energia 3.0 punta a rendere più competitivo l’uso delle rinnovabili termiche, contribuendo al raggiungimento dei target fissati dal Green Deal e dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). Interventi come il solare termico e le pompe di calore aiutano a ridurre la dipendenza da fonti fossili e a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici. In questo modo, il bonus 3.0 diventa uno strumento concreto per avvicinare famiglie e imprese alla neutralità climatica, favorendo investimenti duraturi e sostenibili.

Il bonus energia 3.0 semplifica l’accesso agli incentivi e accelera i rimborsi.

Chi può accedere al bonus energia 3.0

Possono accedere famiglie, PMI, condomìni ed enti pubblici, con percentuali diverse.

Il bonus energia 3.0 è aperto a una platea molto ampia di beneficiari, con regole di accesso calibrate sulle diverse esigenze. L’obiettivo è favorire la diffusione capillare degli interventi di efficienza energetica, rendendo la misura uno strumento inclusivo. I privati possono richiederlo per la propria abitazione o per edifici condominiali, mentre le imprese possono sfruttarlo per ridurre i costi energetici e migliorare la competitività. Gli enti pubblici, infine, hanno la possibilità di utilizzare il bonus per interventi sugli immobili a uso collettivo, contribuendo a ridurre la spesa energetica della collettività. Questa ampiezza di soggetti ammissibili è uno dei punti di forza del nuovo Conto Termico rispetto ad altri incentivi più settoriali.

  • Famiglie proprietarie o usufruttuarie di abitazioni.
  • Condomìni che realizzano lavori su parti comuni.
  • Piccole e medie imprese con strutture produttive o commerciali.
  • Enti pubblici, scuole, ospedali e amministrazioni locali.
  • Associazioni e cooperative con immobili a uso collettivo.

Incentivi per privati e condomìni

Per i privati il bonus energia 3.0 si traduce in un contributo diretto a fondo perduto che copre una parte delle spese sostenute per impianti e interventi di efficientamento. Nei condomìni il meccanismo si applica alle parti comuni, come l’installazione di pompe di calore centralizzate o pannelli solari termici sul tetto. La gestione delle pratiche avviene tramite l’amministratore condominiale, che funge da intermediario con il GSE. Rispetto ad altri incentivi, non è richiesto il meccanismo della cessione del credito: il rimborso arriva direttamente, rendendo l’accesso più semplice e veloce.

Incentivi per imprese e PA

Le imprese possono sfruttare il bonus energia 3.0 per interventi su stabilimenti produttivi e uffici, ottenendo un beneficio economico diretto che migliora i bilanci energetici e riduce le spese operative. Per la Pubblica Amministrazione l’incentivo è particolarmente strategico: scuole, ospedali e municipi possono realizzare lavori che abbassano i costi di gestione e migliorano il comfort degli ambienti. Questo contribuisce non solo al risparmio, ma anche a diffondere buone pratiche di sostenibilità a livello territoriale, rafforzando il ruolo della PA come esempio per cittadini e imprese.

Il bonus è aperto a più categorie rispetto ad altri incentivi, ampliando l’impatto.

Interventi coperti dal bonus energia 3.0

Copre pompe di calore, solare termico, caldaie a biomassa e isolamento.

Il bonus energia 3.0 copre un’ampia gamma di interventi finalizzati a migliorare l’efficienza degli edifici e a promuovere l’uso delle rinnovabili. I contributi non riguardano solo le tecnologie più diffuse, come pompe di calore e solare termico, ma anche lavori strutturali come l’isolamento delle superfici opache o la sostituzione degli impianti di climatizzazione con sistemi ibridi. L’incentivo è pensato per adattarsi sia alle esigenze delle famiglie sia a quelle delle imprese e della PA, con percentuali di copertura variabili a seconda della tipologia. Questa flessibilità è uno dei punti chiave che rende il bonus 3.0 una misura concreta e utilizzabile in molti contesti.

  • Pompe di calore ad alta efficienza, anche geotermiche.
  • Pannelli solari termici per acqua calda sanitaria.
  • Caldaie a biomassa e sistemi ibridi.
  • Isolamento termico di pareti, tetti e pavimenti.
  • Sostituzione impianti obsoleti con tecnologie rinnovabili.
  • Interventi su edifici pubblici e scuole.

Nota: le caldaie a condensazione non sono incentivate come intervento autonomo; ammesse solo se parte di sistemi ibridi/bivalenti.

Tecnologie rinnovabili (pompe di calore e solare)

Le pompe di calore rappresentano la tecnologia più incentivata dal bonus energia 3.0, grazie alla loro capacità di ridurre i consumi e garantire comfort sia in riscaldamento sia in raffrescamento. Anche i pannelli solari termici ricevono un sostegno significativo: l’installazione permette di produrre acqua calda sanitaria e, in alcuni casi, di integrare il riscaldamento degli ambienti. Queste tecnologie sono particolarmente adatte al contesto residenziale, dove il ritorno economico degli investimenti è rapido. Per la PA e le imprese, il GSE prevede massimali più elevati, incentivando soluzioni integrate e impianti di maggiori dimensioni.

Efficienza e sistemi ibridi (isolamento e biomassa)

Oltre alle rinnovabili, il bonus energia 3.0 copre interventi di efficienza energetica come l’isolamento di pareti e coperture, che garantisce un abbattimento duraturo dei consumi. Tra le soluzioni incentivate figurano anche le caldaie a biomassa di nuova generazione e i sistemi ibridi, che combinano fonti rinnovabili e impianti tradizionali per ottimizzare le prestazioni. Queste opzioni sono particolarmente utili per edifici condominiali o strutture pubbliche, dove è fondamentale ridurre i costi energetici complessivi senza sacrificare affidabilità e comfort.

Il ventaglio degli interventi è ampio e pensato per diverse esigenze energetiche.

Valori esemplificativi; le percentuali reali dipendono dai bandi e dalle regole applicative del GSE. Il portale è in aggiornamento per il Conto Termico 3.0.

Come richiederlo e tempi di erogazione

La domanda si presenta online al GSE; i contributi del bonus energia 3.0 arrivano in tempi rapidi.

Per accedere al bonus energia 3.0 occorre presentare la richiesta tramite il portale telematico del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), caricando documentazione tecnica e amministrativa a supporto. La procedura è interamente digitale e consente di seguire lo stato della pratica fino alla liquidazione. Servono le schede prodotto degli impianti, le fatture quietanzate e, dove previsto, le asseverazioni dei tecnici abilitati. Il GSE ha comunicato l’aggiornamento del portale entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto: con decorrenza 25/12/2025, la finestra termina indicativamente a fine febbraio 2026.

  • Registrazione al portale GSE e compilazione della richiesta.
  • Caricamento documentazione tecnica e amministrativa.
  • Verifica requisiti e comunicazioni tramite area riservata.
  • Liquidazione del contributo con bonifico in conto capitale.
  • Monitoraggio post-intervento e conservazione dei documenti.

Procedura semplificata per privati e condomìni

Per i privati la domanda del bonus energia 3.0 si effettua dal proprio profilo GSE, allegando fatture, schede tecniche degli impianti e, se richiesto, dichiarazione di conformità. Nei condomìni, la pratica è curata dall’amministratore o da un tecnico delegato, con documenti relativi alle parti comuni e alle delibere assembleari. Il portale consente di gestire più interventi e di monitorarne lo stato. La struttura a checklist riduce errori e tempi di integrazione. È buona prassi predisporre un fascicolo unico (preventivi, contratto, foto ante-e-post, libretto impianto) per facilitare controlli e audit, mantenendo tracciabilità e coerenza dei dati caricati.

Tempi di pagamento e cumulabilità

I tempi di erogazione del contributo decorrono dall’ammissione a incentivo: per gli interventi standard il rimborso avviene generalmente in una o più tranche, secondo soglie e massimali previsti. La liquidazione diretta del GSE assicura certezza sui flussi rispetto a meccanismi basati su detrazioni pluriennali o crediti d’imposta. La cumulabilità può essere ammessa solo entro i limiti fissati dalle regole dell’incentivo e dalle altre misure vigenti; in caso di sovrapposizione occorre rispettare i massimali complessivi e il divieto di doppio finanziamento sul medesimo costo. Prima di avviare i lavori, conviene verificare i regolamenti aggiornati sul sito GSE.

Portale GSE, checklist complete e documenti in ordine: così si accelera la liquidazione.

Vantaggi rispetto ad altri bonus

Il bonus energia 3.0 offre stabilità normativa, procedure snelle e rimborsi diretti rispetto a Ecobonus e Superbonus.

Rispetto a strumenti basati su detrazioni fiscali, il bonus energia 3.0 si distingue per la liquidazione diretta del contributo e per la maggiore prevedibilità dei tempi. La procedura interamente digitale riduce gli oneri burocratici e limita il rischio di blocchi legati a cessioni del credito o compensazioni. Inoltre, l’incentivo è progettato per interventi di taglia piccola e media, tipici delle abitazioni e degli edifici pubblici, con massimali mirati e criteri tecnici chiari. Per le imprese e la PA, la disponibilità di contributi in conto capitale consente una pianificazione finanziaria più lineare, migliorando il ritorno dell’investimento e l’impatto sui bilanci energetici.

  • Liquidità immediata: contributo diretto GSE in conto capitale.
  • Procedura digitale e tracciata, con meno incertezze operative.
  • Stabilità delle regole e criteri tecnici chiari per l’ammissibilità.
  • Adatto a interventi reali di famiglie, PA e PMI.
  • Pianificazione economica più semplice rispetto a detrazioni pluriennali.

Confronto con Ecobonus e Superbonus

Ecobonus e Superbonus operano tramite detrazioni fiscali distribuite negli anni, spesso legate a capienza IRPEF e a meccanismi di cessione/sconto in fattura. Il bonus energia 3.0 prevede invece un contributo diretto del GSE, che non dipende dalla capienza fiscale e non richiede la circolazione del credito. Questo riduce tempi e rischi finanziari in capo al beneficiario. D’altro canto, i massimali possono essere inferiori rispetto a detrazioni più generose: la scelta migliore dipende da importi, tempi e profilo del soggetto. In molti casi, la certezza dell’erogazione compensa percentuali nominali meno elevate.

Perché conviene pianificare oggi

Programmare gli interventi con il bonus energia 3.0 consente di sfruttare finestre temporali in cui l’iter autorizzativo è fluido e i fornitori sono disponibili. La disponibilità di contributi in conto capitale migliora il cash-flow, mentre la standardizzazione documentale riduce il rischio di contestazioni. Con un’analisi preliminare dei consumi e una diagnosi energetica semplificata, è possibile prioritizzare gli interventi a maggior ritorno (pompe di calore, solare termico, isolamento mirato) e costruire un piano in più step. L’interlink con altre misure locali può completare la copertura dei costi, mantenendo conformità e controllo dei massimali.

Meno burocrazia, più certezza di incasso: questo è il vantaggio competitivo del bonus 3.0.

Conclusione

Il bonus energia 3.0 rende più semplice investire in rinnovabili termiche ed efficienza, con rimborsi diretti del GSE e regole aggiornate. Fino al 24 dicembre 2025 le domande seguono il DM 16 febbraio 2016 (Conto Termico 2.0); dal 25 dicembre 2025 si applica il nuovo DM 7 agosto 2025. Predisponi una checklist documentale e stima il ritorno degli interventi prioritari (pompe di calore, solare termico, isolamento mirato). Approfondisci sul portale GSE e, per scelte informate, vedi anche le nostre guide: fotovoltaico da balcone e pompe di calore/geotermia.

Chi può richiedere il bonus energia 3.0?

Possono accedere famiglie, condomìni, imprese ed enti pubblici. I privati lo richiedono per abitazioni singole o parti comuni condominiali, le imprese per edifici produttivi e la PA per immobili scolastici, sanitari o amministrativi.

Quali interventi sono incentivati?

Il bonus 3.0 copre pompe di calore, solare termico, caldaie a biomassa, sistemi ibridi e isolamento termico di pareti, tetti e pavimenti. Sono ammessi anche interventi su edifici pubblici e scuole.

Quanto copre il contributo?

Il contributo può arrivare fino al 65% della spesa sostenuta, erogato dal GSE in conto capitale. I massimali dipendono dal tipo di intervento e dal beneficiario (privato, impresa o PA).

Quanto tempo serve per ricevere il rimborso?

Dopo l’ammissione a incentivo, i tempi medi di erogazione sono più rapidi rispetto ad altri bonus: i pagamenti arrivano in una o più tranche, di norma entro alcuni mesi dalla chiusura della pratica.

Il bonus è cumulabile con altri incentivi?

La cumulabilità è possibile entro i limiti previsti dalla normativa. Non è ammesso il doppio finanziamento sullo stesso costo, ma il bonus può affiancarsi ad altre misure locali o regionali se rispettati i massimali.

Avvertenze e riferimenti normativi

  • Il bonus energia 3.0 è disciplinato dal Decreto 7 agosto 2025, pubblicato in G.U. n. 224 del 26 settembre 2025.
  • Entrata in vigore: 25 dicembre 2025. Fino a tale data resta valido il DM 16 febbraio 2016 (Conto Termico 2.0).
  • Risorse disponibili: 400 milioni €/anno per PA e 500 milioni €/anno per soggetti privati.
  • Copertura fino al 65% della spesa, elevata al 100% per comuni sotto i 15.000 abitanti, scuole e ospedali pubblici.
  • Inclusi interventi su edifici del terziario privato (novità del decreto).
  • Interventi ammessi: isolamento, infissi, pompe di calore, sistemi ibridi, solare termico, biomasse. Escluse le caldaie a condensazione (salvo in sistemi ibridi).
  • Il GSE aggiornerà la piattaforma online entro 60 giorni dall’entrata in vigore.

Fonte: Decreto MASE 7 agosto 2025 – portale GSE.

Bonus ristrutturazioni, Risparmio energetico


Paolo

Appassionato di mobilità green e Manager Digital Sales di professione, mi dedico a Elettricopertutti come progetto personale condiviso con amici appassionati del mondo green e del digitale. Con Elettricopertutti voglio contribuire alla diffusione di informazioni utili sulla transizione ecologica e sulle opportunità offerte dall’innovazione per una vita più sostenibile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Auto ibride auto e biciclette elettriche

Iscriviti alla newsletter di Elettrico per Tutti

Iscrivendoti alla newsletter sarai sempre al passo con le novità che stanno trasformando il futuro dell’elettricità.