Ecobonus Auto Elettriche 2024: Prenotazioni Esaurite in 8 Ore e Mezza
Le prenotazioni per le auto elettriche con gli Ecobonus 2024 hanno superato ogni aspettativa, con le risorse esaurite in meno di nove ore dall’apertura della piattaforma il 3 giugno. Scopri tutti i dettagli e le cifre di questa iniziativa di successo, insieme alle polemiche sollevate dalle associazioni di categoria.
Risorse Stanziate e Prenotazioni
Auto Elettriche (0-20 gr/km CO2)
Le risorse disponibili per le auto elettriche nella fascia di emissioni 0-20 gr/km di CO2 erano di 201.042.172 euro. Queste risorse sono state completamente esaurite in meno di nove ore, dimostrando un interesse senza precedenti da parte del pubblico. Le associazioni denunciano la scomparsa di 178,3 milioni di euro.
Auto Ibride Plug-In (21-60 gr/km CO2)
Per le auto ibride plug-in, le risorse disponibili al 3 giugno erano 125.783.283 euro. Alle 19 dello stesso giorno, le risorse residue erano 118.868.783 euro, indicando che solo il 5,5% delle risorse è stato prenotato, un risultato relativamente basso rispetto alle auto elettriche pure.
Auto Ibride Full e Modelli Euro6 Endotermici (61-135 gr/km CO2)
Le auto ibride full e alcuni modelli Euro6 endotermici avevano risorse disponibili per 276.672.900 euro. Alle 19 del 3 giugno, le risorse residue erano 212.672.900 euro, con il 23% delle risorse già prenotate.
Stato delle Risorse per Altri Veicoli
Auto Usate
Alle 19 del 3 giugno, rimanevano circa 30 milioni di euro per le auto usate.
Moto, Scooter, Tricicli e Quadricicli Leggeri Elettrici
Le risorse residue per questi veicoli elettrici erano 15 milioni di euro.
Veicoli Commerciali
- Elettrici: Solo 4 milioni di euro rimasti.
- Ad Alimentazione Tradizionale: 38 milioni di euro disponibili.
Oltre 30mila Immatricolazioni in Poche Ore
Nella finestra temporale di poche ore in cui la piattaforma di Invitalia ha permesso ai concessionari di fare le prenotazioni, sono state immatricolate 30.000 nuove auto elettriche. Questo numero è sorprendente rispetto alle 5.070 macchine elettriche immatricolate in tutto il mese di maggio.
Il Giallo dei Fondi Mancanti
Le associazioni di categoria Federauto e Unrae hanno espresso forti perplessità sulla fine dei fondi destinati alle vetture 100% elettriche, che sono terminati in poco più di otto ore. Michele Crisci, presidente dell’Unrae, ha dichiarato che 178,3 milioni di euro non sono stati resi disponibili, come invece previsto. La mancanza di questi fondi rappresenta un doppio danno per il settore dell’auto: da una parte impedisce a molti aventi diritto di usufruire dell’Ecobonus, dall’altra crea false aspettative nel mercato.
Le Accuse delle Associazioni
Federauto e Unrae Contro il Governo
Massimo Artusi, presidente di Federauto, ha sottolineato che fino all’entrata in vigore del nuovo Dpcm, la capacità di assorbimento sulla fascia 0-20 gr/km di CO2 è sempre stata modesta, evidenziando un avanzo di risorse di circa 170 milioni a pochi giorni dall’entrata in vigore dei nuovi Ecobonus. Artusi ha chiesto alle autorità di approfondire urgentemente questo fenomeno che ritiene anomalo e contrario alla ratio della norma, che dovrebbe favorire cittadini e imprese nella transizione green.
Richiesta di Chiarezza sulle Politiche per la Transizione Ecologica
Unrae auspica che venga indicata presto una strategia chiara sui supporti alla transizione, con un orizzonte di 2-3 anni, per consentire a consumatori e imprese di programmare gli acquisti ed evitare che lo stop & go crei ulteriori danni al mercato.
Accesso alla Piattaforma Ecobonus
La corsa alle prenotazioni degli incentivi è iniziata il 3 giugno alle 10, con l’accesso alla piattaforma gestita da Invitalia per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) attraverso il sito ecobonus.mise.gov.it.
Conclusioni
L’esaurimento rapido degli incentivi evidenzia un crescente interesse verso le auto elettriche, sostenuto da robusti incentivi governativi. Tuttavia, le polemiche sollevate dalle associazioni di categoria mostrano la necessità di maggiore trasparenza e pianificazione da parte del governo per evitare disservizi e false aspettative nel mercato.