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Il Futuro della Mobilità Elettrica in Italia

La mobilità elettrica sta rapidamente guadagnando terreno in Italia, sebbene il Paese sia ancora indietro rispetto ai principali stati europei.  La catena del valore integrata per veicoli elettrici, come quella implementata in Cina, potrebbe essere replicata in altri paesi per ridurre i costi di produzione e accelerare la transizione verso l’elettrico, rendendo i veicoli elettrici più accessibili ai consumatori McKinsey. Il futuro della mobilità elettrica in Italia, le opportunità e le barriere economiche che caratterizzano la transizione, evidenziando dati e considerazioni cruciali per comprendere le dinamiche del settore. La ricerca si basa sul rapporto “Il futuro della mobilità elettrica in Italia 2035” pubblicato da Motus-E. La mobilità elettrica rappresenta un passaggio cruciale verso la riduzione delle emissioni di carbonio e il miglioramento della qualità dell’aria, contribuendo in maniera significativa agli obiettivi di sostenibilità ambientale.

Intelligenza Artificiale e il Futuro della Mobilità Elettrica

Il futuro della mobilità elettrica, migliorando i servizi di ricarica e ottimizzando la gestione delle infrastrutture. L’AI può essere utilizzata per ottimizzare la gestione del traffico, migliorare la distribuzione delle infrastrutture di ricarica e offrire soluzioni più personalizzate agli utenti di veicoli elettrici. Le soluzioni AI possono trasformare la mobilità urbana, rendendola più efficiente e sostenibile MDPI.

Lo Scenario Attuale della Mobilità Elettrica in Italia

Nel 2023, la penetrazione dei veicoli elettrici in Italia è limitata all’1%, con una crescita più lenta rispetto agli altri Paesi europei, un aspetto chiave per il futuro della mobilità elettrica. I principali ostacoli sono legati a costo di acquisto elevato, autonomia delle batterie e tempi di ricarica ancora troppo lunghi. Nonostante queste sfide, il settore ha registrato un tasso di crescita annuo del 42% tra il 2021 e il 2023, segnale di un interesse crescente verso i veicoli a emissioni zero.

Metodi di Ricarica Avanzati per i Veicoli Elettrici

Wireless power transfer (WPT) stanno emergendo per offrire metodi di ricarica più efficienti e avanzati per il futuro della mobilità elettrica. Il WPT potrebbe permettere di ricaricare i veicoli anche durante la marcia, riducendo la necessità di stazioni di ricarica fisse e migliorando notevolmente l’esperienza dell’utente SpringerOpen.

Barriere e Soluzioni per l’Adozione dei Veicoli Elettrici

Le principali barriere all’acquisto di un veicolo elettrico (EV) per il futuro della mobilità elettrica in Italia sono:

  • Costo iniziale: Il prezzo medio di un EV è diminuito del 12% dal 2019 al 2023, ma resta ancora superiore rispetto ai veicoli tradizionali. L’offerta di veicoli nella fascia economica sotto i 20.000 euro è estremamente limitata, incidendo negativamente sull’accessibilità per molte famiglie.
  • Autonomia: Sebbene i modelli più recenti abbiano visto un aumento dell’autonomia media (fino a 450 km), è ancora percepita come inferiore rispetto alle auto a combustione interna. Tuttavia, l’adozione di nuove tecnologie come le batterie a stato solido potrebbe cambiare questo scenario.
  • Tempi di ricarica: La disponibilità di infrastrutture di ricarica ad alta potenza è cruciale per ridurre i tempi di ricarica, con una maggiore diffusione prevista grazie ai fondi del PNRR e alle iniziative dell’Unione Europea.
Barriere PrincipaliSoluzioni in Sviluppo
Alto costo inizialeIncentivi governativi e riduzione prezzi batterie
Bassa autonomiaNuove batterie con maggiore capacità
Lunghi tempi di ricaricaRicariche ad alta potenza (HPC) e più punti ricarica

Segmentazione del Mercato degli EV

Il mercato degli EV in Italia può essere segmentato in diversi canali di vendita: privati, flotte aziendali, noleggio a lungo e breve termine, e concessionari. Il noleggio a lungo termine è il canale più utilizzato per l’acquisto di veicoli elettrici, grazie alla possibilità di ridurre il costo iniziale e mitigare i rischi di obsolescenza tecnologica. Nel 2023, circa il 36% degli EV sono stati immatricolati tramite noleggio a lungo termine, in crescita rispetto al 34% del 2020.

Le flotte aziendali rappresentano un altro segmento rilevante, con una crescente attenzione al Total Cost of Ownership (TCO) e alle politiche ESG (Environmental, Social, Governance) che incentivano l’uso di veicoli elettrici.

Sviluppo delle Infrastrutture di Ricarica

Crescita delle Infrastrutture Pubbliche e Private

Ad oggi, l’Italia dispone di circa 51.000 punti di ricarica (PdR) pubblici, con una distribuzione prevalentemente concentrata al Nord. La previsione è di arrivare a circa 239.000 PdR entro il 2035 nello scenario più ottimistico. La rete di ricarica è composta principalmente da stazioni AC (85%), mentre i punti DC/HPC, seppure in crescita, rappresentano solo il 15% del totale. Tuttavia, è atteso un incremento significativo nei prossimi anni per sostenere la diffusione dei veicoli elettrici.

Le infrastrutture di ricarica pubblica sono in crescita anche nelle città metropolitane, dove la percentuale di abitazioni con garage privato è inferiore rispetto alle aree suburbane. La presenza di infrastrutture di ricarica pubblica è quindi fondamentale per garantire la diffusione degli EV nelle aree urbane.

Distribuzione dei PdRPercentuale
Nord Italia58%
Centro Italia19%
Sud e isole23%

Tipologia delle Infrastrutture

Le infrastrutture di ricarica pubblica si dividono in:

  • AC (corrente alternata): rappresentano l’85% del totale, con una potenza compresa tra 7 e 43 kW. Sono ideali per la ricarica durante soste prolungate, come a casa o sul posto di lavoro.
  • DC (corrente continua) e HPC (High Power Charging): rappresentano il 15% dei PdR e sono pensati per ricariche rapide (meno di un’ora). Gli HPC, in particolare, permettono una ricarica in meno di 15 minuti e sono spesso collocati lungo le autostrade e in prossimità di aree di servizio.
Tipologia di RicaricaPercentualeDurata Media di Ricarica
AC85%Circa 3 ore
DC10%Meno di 1 ora
HPC5%Meno di 15 minuti

Previsioni di Crescita per il 2035

Secondo le stime di Motus-E, entro il 2035 il parco veicolare elettrico potrebbe raggiungere tra i 9,8 e gli 11,4 milioni di veicoli, a seconda degli scenari. La crescita della rete di ricarica pubblica dipenderà sia da investimenti privati che da contributi pubblici. Ci sarà particolare enfasi sull’incremento delle infrastrutture nelle aree urbane, per compensare la mancanza di spazi privati per la ricarica.

Entro il 2030, il numero di punti di ricarica pubblica potrebbe raggiungere tra 115.000 e 152.000, per poi arrivare a 198.000 – 239.000 nel 2035. La domanda di energia per la ricarica degli EV raggiungerà i 23-28 TWh annui entro il 2035, con il 75% dell’energia pubblica fornita da infrastrutture DC e HPC.

AnnoPunti di Ricarica (PdR)Veicoli Elettrici (milioni)Domanda di Energia (TWh)
202351.0000,510,4
2030115.000 – 152.0003,7 – 4,622,7 – 28,1
2035198.000 – 239.0009,8 – 11,423 – 28

Confronto tra BEV più Venduti e Veicoli ICE Comparabili

Il confronto dei veicoli elettrici a batteria (BEV) più venduti rispetto ai veicoli a combustione interna (ICE) comparabili mostra spread variabili e in molti casi ancora significativi. Questa differenza di prezzo è attribuibile ai costi delle batterie e alle tecnologie emergenti che caratterizzano i veicoli elettrici. Tuttavia, il Total Cost of Ownership (TCO) dei BEV tende a essere inferiore, grazie ai minori costi di manutenzione e agli incentivi governativi. Di seguito, è riportata una tabella che mette in evidenza queste differenze tra alcuni dei modelli BEV e i loro equivalenti ICE.

ModelloPrezzo BEV (€)Prezzo ICE (€)Differenza (€)
Tesla Model 340.49035.250+5.240
Fiat 500e29.95017.650+12.300
Smart Fortwo EQ25.21017.700+7.510
Audi Q5 e-Tron55.25042.690+12.560

Design Thinking e Catena del Valore per l’Adozione dei Veicoli Elettrici

La strategia di design thinking è considerata fondamentale per promuovere l’adozione dei veicoli elettrici, in quanto mette il consumatore al centro dell’esperienza. L’approccio del design thinking migliora la convenienza, la trasparenza e la personalizzazione del processo di acquisto, favorendo una maggiore adozione dei veicoli elettrici. Questo può accelerare il cambiamento comportamentale necessario per la transizione verso la mobilità elettrica, rendendo l’intero processo più efficiente e orientato al consumatore EY.

Produzione di EV Economici e Penetrazione del Mercato

Tuttavia, la produzione di EV più economici potrà favorire una più rapida penetrazione dell’elettrico nei prossimi anni. La riduzione dei costi di produzione e l’aumento dell’efficienza delle batterie renderanno i modelli più accessibili. Ad esempio, modelli come la Dacia Spring e la Fiat Panda EV, con prezzi tra 17.200 e 18.000 euro, rappresentano una svolta. Gli incentivi governativi contribuiranno a rendere i veicoli elettrici una scelta competitiva rispetto agli ICE, soprattutto per famiglie e piccole aziende. La crescente disponibilità di modelli EV economici potrebbe ridurre il divario di prezzo nei prossimi anni.

Tabella Riassuntiva dei Modelli EV Economici

Modello EconomicoPrezzo Stimato (€)Anno di Lancio PrevistoAutonomia (km)
Renault 5 E-Tech20.0002024400
Dacia Spring EV19.5002024225
VW ID.122.0002025350
Fiat Panda EV18.0002025300

Questi modelli economici rappresentano un passo cruciale per ridurre il divario di prezzo tra i veicoli elettrici e i loro equivalenti a combustione interna (ICE). Questo facilita una più rapida penetrazione del mercato dei veicoli elettrici. Con la produzione di batterie al litio in continua crescita, si stima che la domanda globale di batterie raggiungerà i 4.700 GWh entro il 2030. La causa principale sarà proprio la crescita della mobilità elettrica McKinsey. Inoltre, l’adozione di tecnologie avanzate come la wireless power transfer (WPT) potrà migliorare l’accessibilità e la convenienza dei metodi di ricarica. Questa Tecnologia favorirà un’ulteriore espansione della mobilità elettrica SpringerOpen.

Fonte Motus-e

Dettaglio dei BEV più Venduti rispetto ai Corrispondenti ICE

L’analisi dei 5 modelli EV più venduti rispetto ai corrispondenti veicoli a combustione interna (ICE) mostra differenze di prezzo variabili. La bilancia pende spesso a favore degli ICE, in particolare nei segmenti superiori. Considerando i segmenti più bassi, si evidenziano ancora gap di prezzo importanti e poca scelta di EV con un prezzo accessibile, allineato ai modelli ICE. Di seguito sono riportati i principali modelli BEV e le loro caratteristiche in termini di prezzo e autonomia, confrontati con i modelli ICE corrispondenti:

Modello BEVPrezzo (€)Autonomia (km)Quantità Vendute
Tesla Model Y42.6906008.587
Tesla Model 340.4906297.385
Smart Fortwo EQ25.2101354.675
Fiat 500e29.9503204.093
Dacia Spring17.2002252.267
Modello ICEPrezzo (€)Autonomia (km)Quantità Vendute
Lancia Ypsilon17.65065544.891
Fiat Panda15.500770102.625
Fiat 50017.70076026.734
Audi Q555.2508548.914
Peugeot 40835.2508661.484

Si nota come i modelli ICE continuano a offrire un vantaggio economico. In particolare nei segmenti più bassi, dove la differenza di prezzo tra BEV e ICE è ancora significativa. Tuttavia, la produzione di EV più economici potrebbe favorire una più rapida penetrazione dell’elettrico nei prossimi anni.

Fonte Motus-e

Considerazioni Finali

Il futuro della mobilità elettrica in Italia dipenderà fortemente dalla capacità di superare le attuali barriere economiche e infrastrutturali. Gli incentivi governativi e gli investimenti in infrastrutture sono fondamentali per promuovere l’adozione degli EV. Inoltre, è cruciale un cambiamento nella percezione dell’autonomia e delle abitudini di ricarica da parte degli utenti. La comprensione delle potenzialità della ricarica domestica e della differente gestione dell’auto elettrica rispetto a quella tradizionale sarà un fattore chiave per favorire la transizione. L’adozione di tecnologie avanzate come le batterie a stato solido e le stazioni di ricarica off-grid con pannelli fotovoltaici potrà ulteriormente supportare la diffusione dei veicoli elettrici. Contribuendo alla riduzione della dipendenza dalle infrastrutture centralizzate e aumentando la resilienza del sistema energetico.

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