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Cambio fornitore luce: come farlo e perché conviene

Il cambio fornitore luce e gas permette di risparmiare considerevolmente in bolletta. Spostandosi verso un nuovo gestore all’interno del mercato libero, infatti, si può approfittare di offerte vantaggiose e convenienti che permettono di usufruire di tariffe più favorevoli riguardo al costo dell’energia, dovendo pagare così importi meno salati. Tra l’altro il passaggio da un fornitore all’altro è semplice, gratuito, non invasivo e non richiede interventi domestici: basta contattare il nuovo fornitore, sottoscrivere il contratto e penseranno a tutto loro.

Il cambio fornitore luce e gas può essere adottato anche per sottoscrivere una tariffa variabile o una a prezzo bloccato a seconda delle esigenze di consumo. Per quanto riguarda l’energia elettrica si può anche pensare ad adottare una tariffa monoraria o multioraria a seconda delle necessità. Sul mercato luce e gas sono presenti anche offerte inclusive di assicurazione per la casa che possono essere molto interessanti. Attenzione alla cosiddetta modalità dual fuel, che permette di adottare un’offerta luce e gas insieme con lo stesso gestore per usufruire di sconti e bonus importanti.

Cambio fornitore luce e gas: il passaggio al mercato libero e perché è obbligatorio farlo nel 2024

Il cambio fornitore gas e luce è consentito in Italia dal 1999. Gli italiani che ancora non lo hano fatto saranno obbligati a passare al mercato libero nel 2024, visto che scadrà il termine previsto per il passaggio dal mercato a maggior tutela a quello liberalizzato.

Circa il 25% degli utenti deve ancora provvedere allo switch verso il mercato lbero, in cui ogni fornitore è in grado di agire direttamente sul prezzo della materia prima e di offrire dunque tariffe più o meno convenienti rispetto al mercato tutelato dove è l’Arera a definire i vari oneri.

Il passaggio al mercato libero è obbligatorio dal gennaio 2024, salvo nuovi rinvii da parte del Governo. Chi non effettuerà automaticamente il passaggio sarà assegnato a un fornitore provvisorio con condizioni contrattuali che coincidono con quelle delle offerte PLACET. Questo regime transitorio si chiama Servizio a Tutele Graduali (STG).

Cambio fornitore luce e gas: quali sono le tempistiche

L’Arera stabilisce le tempistiche inerenti le procedure di cambio di fornitore e i gestori energetici devono uniformarsi. Per i clienti domestici i tempi sono di 1 mese a partire dal primo giorno del mese successivo alla comunicazione, mentre per i clienti non domestici si parla di tre mesi all’interno del mercato libero.

Cosa bisogna fare per cambiare fornitore luce e gas?

Effettuare il cambio fornitore luce e gas è molto semplice. Basta mettersi in contatto con il nuovo fornitore e sottoscrivere il contratto, al resto penseranno tutto loro. Al momento della sottoscrizione dovrai avere sotto mano i seguenti dati:

  • Dati dell’intestatario (nome, cognome, codice fiscale).
  • Dati della fornitura (POD per l’energia elettrica, PDR per il gas).
  • Recapiti mail e telefonici.
  • Codice IBAN.

Perché conviene cambiare il fornitore luce e gas?

  • Per attivare un’offerta luce e gas insieme “”dual fuel”” con lo stesso gestore, in modo da usufruire di tariffe più vantaggiose.
  • Per attivare tariffe a energia verde, che garantiscono l’utilizzo di elettricità prodotta da fonti rinnovabili e gas con emissioni compensate.
  • Per passare da una tariffazione variabile a una tariffazione a prezzo bloccato, in modo da mettersi al sicuro dagli eventuali aumenti del costo delle materie prime.
  • Per passare da una tariffazione per l’energia elettrica monoraria a una multioraria o viceversa, in base alle proprie esigenze.
  • In caso di trasloco con relativa voltura utenza, per non doversi adeguare alle scelte dell’inquilino precedente.

Bolletta Luce

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