
Colonnine Elettriche: la tua guida 2025
Le colonnine elettriche sono ormai fondamentali per la ricarica delle auto a zero emissioni. In Italia, sempre più guidatori sfruttano queste infrastrutture per alimentare i propri veicoli ecologici. Di seguito scoprirai come funzionano, come ricaricare e quali sono le principali colonnine ricarica auto elettriche presenti sul territorio. Inoltre, troverai consigli pratici su cavi, incentivi per l’installazione di una colonnina domestica (wallbox) e una mappa interattiva per trovare la stazione di ricarica più vicina.
Come funziona la ricarica di un auto elettrica presso le colonnine elettriche
Ricaricare il tuo veicolo elettrico è più semplice di quanto pensi:
- Autenticati: Con tessera RFID fornita dal gestore o tramite un’app sullo smartphone.
- Collega il cavo: Usa quello compatibile (spesso di tipo 2) per connettere l’auto alla colonnina.
- Avvia la ricarica: Seleziona la potenza desiderata (se disponibile) e premi il pulsante di avvio.
- Ricarica: Tieni d’occhio i tempi indicati sul display per raggiungere il tuo obiettivo di ricarica.
- Ferma la carica: Con tessera RFID fornita dal gestore o tramite un’app sullo smartphone, per fermare la carica.
- Scollega il cavo: Quando la ricarica è terminata, stacca tutto in sicurezza e riponi il cavo.
Tipologie di ricarica
- Ricarica lenta (AC): ideale per soste lunghe, come al centro commerciale o in hotel.
- Ricarica rapida (DC): con potenze da 50 kW in su, utile per ridurre i tempi a circa 1 ora.
- Ricarica ultra-rapida (HPC): oltre 100 kW, capace di portare la batteria all’80% in 20-30 minuti (se l’auto lo supporta).

Quali sono i costi di ricarica alle colonnine pubbliche
Il costo può variare in base a:
- Gestore della colonnina (Enel X, Be Charge, A2A, ecc.)
- Modalità di fatturazione (a kWh o a tempo)
- Eventuali abbonamenti (spesso offrono tariffe più vantaggiose)
Per un monitoraggio costante e dettagliato dei prezzi, consulta la nostra pagina aggiornata mensilmente di Osservatorio Prezzi Colonnine elettriche.
Infrastrutture di ricarica in Italia: a che punto siamo nel 2025?
Negli ultimi 12 mesi, l’Italia ha fatto grandi passi avanti nella diffusione delle colonnine pubbliche. Secondo il Libro Bianco Motus-E 2025, a marzo erano attivi 65.992 punti di ricarica, con una copertura del 93,7% del territorio entro 10 km.
Il rapporto tra veicoli elettrici circolanti e punti di ricarica è oggi pari a 5,4, in netto miglioramento rispetto al 2023. Questo dato mostra come l’infrastruttura stia finalmente iniziando a tenere il passo con la crescita del parco circolante.
Come trovare una mappa delle colonnine di ricarica
Oggi è facile localizzare le colonnine di ricarica in tutta Italia. Puoi usare:
- App ufficiali dei gestori (es. Enel X, Duferco, Be Charge)
- Siti e app indipendenti (es. Nextcharge, PlugShare)
- Mappe interattive, come quella integrata qui sotto da Open Charge Map:
(Inserisci il tuo indirizzo per visualizzare le colonnine più vicine a te.)
Wallbox domestica vs colonnina pubblica
Wallbox domestica
- Installazione: a casa o in garage, potenza di un wallbox domestica da 3,7 a 22 kW.
- Vantaggi: costi di ricarica generalmente più bassi, ricarica comoda durante la notte, possibilità di integrazione con impianto fotovoltaico.
- Gestione: controllo tramite app o display integrato (in molti casi) per monitorare consumi e tempi di ricarica.
Colonnina pubblica
- Posizione: su strada, parcheggi pubblici o privati aperti al pubblico.
- Vantaggi: potenze di ricarica più alte (da 7 kW a 150 kW), comode per viaggi lunghi o ricariche veloci fuori casa.
- Costi: spesso superiori rispetto a quelli domestici, ma variabili a seconda del gestore e dell’orario.

Incentivi e bonus per l’installazione di colonnine
In Italia sono disponibili diverse agevolazioni per favorire la diffusione delle infrastrutture di ricarica:
- Detrazioni fiscali: è possibile portare in detrazione una parte dei costi di acquisto e installazione.
- Bonus colonnine: in alcune regioni sono presenti bandi che offrono contributi o sconti dedicati.
- Requisiti: verifica sempre le norme regionali e nazionali, oltre alla potenza del tuo impianto domestico.
Per dettagli aggiornati sugli incentivi, fai riferimento al sito del Ministero dello Sviluppo Economico o del GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
Roadmap europea: l’obiettivo delle colonnine entro il 2035
Con il regolamento europeo AFIR, la Commissione UE ha fissato un obiettivo preciso: entro il 2025 le autostrade dovranno avere colonnine rapide ogni 60 km, mentre entro il 2035 si punta a una rete capillare anche nelle aree rurali.
Il PNRR italiano supporta questo obiettivo con investimenti mirati in infrastrutture di ricarica, specialmente nei centri urbani medio-piccoli. L’Italia dovrà installare decine di migliaia di nuovi punti nei prossimi anni per rispettare il target europeo.
FAQ su Colonnine Ricarica Auto elettriche
Sì, se utilizzi il cavo giusto compatibile con la presa (solitamente Tipo 2 in AC o CCS/Combo 2 in DC).
Dipende dalla potenza della colonnina e dalla capacità della batteria. Con 3,7 kW puoi impiegare fino a 8 ore, mentre con una ricarica ultra-rapida (oltre 100 kW) bastano 20-30 minuti per arrivare all’80%.
Generalmente serve una tessera RFID o un’app fornita dal gestore. Alcune colonnine accettano anche carte di credito contactless.
La wallbox si installa nel tuo box o garage, ha costi energetici solitamente più bassi e potenze fino a 22 kW. La colonnina pubblica è accessibile a tutti, spesso con potenze più alte, ma a costi maggiori.
Sì, ogni gestore definisce la potenza massima erogabile. Superato un certo tempo o un limite di kWh, alcuni operatori applicano tariffe extra o rallentano la ricarica per favorire la rotazione dei veicoli.
Sì, ogni gestore definisce la potenza massima erogabile. Superato un certo tempo o un limite di kWh, alcuni operatori applicano tariffe extra o rallentano la ricarica per favorire la rotazione dei veicol