
Immatricolazioni Auto Giugno 2025: dati UNRAE, quote elettriche e guida pratica
Immatricolazioni auto giugno 2025: con 132 191 targhe il mercato cede il 17,4% rispetto a giugno 2024, gonfiato allora dal debutto degli incentivi. Il semestre si chiude a 854.690 unità (-3,6%). Mentre l’attesa per gli eco-bonus frena i privati, cresce la quota delle alimentazioni a basse emissioni: BEV al 6,0% e PHEV al 7,2% sommano il 13,2% del mercato, segnando l’avanzata silenziosa della transizione.
• Mercato auto a 132 191 targhe (-17,4 %) nel giugno 2025
• Elettrico puro al 6,0 %, plug-in al 7,2 %: insieme 13,2 % del mercato
• FIAT prima marca (8,3 %), ma i brand cinesi (BYD, MG, O&J) triplicano i volumi
Giugno 2025 – immatricolazioni auto in calo, elettrico in tenuta
Volumi in calo (-17,4 %), ma le plug-in volano (+70 %) e l’elettrico puro tiene quota al 6 %.
Nel mese di giugno sono state immatricolate 132.191 autovetture, contro le 160.120 di un anno fa. Il semestre chiude a 854.690 nuove targhe (-3,6% verso il 2024). Il ridimensionamento è legato all’attesa degli incentivi 2025 e al contesto macro incerto, ma le motorizzazioni green mostrano resilienza.
- Volumi giugno: 132.191 (-17,4% vs 2024)
- Volumi semestre: 854.690 (-3,6% vs 2024)
- Media CO₂ giugno: 112,3 g/km 01
Messaggio Chiave: il mercato rallenta, la transizione continua.
Dati complessivi immatricolazioni auto e variazione Anno su Anno
È la peggior performance mensile da inizio anno. Depurata dall’effetto incentivi 2024, la flessione reale si riduce intorno al 9%. Il canale delle vendite private resta maggioritario (50,9%), mentre il noleggio a lungo termine copre il 23,8%.
Quota ECV (HEV + PHEV + BEV) e impatto incentivi
Le elettrificate ECV toccano il 13,2 %: BEV 6,0 %, PHEV 7,2 %, HEV 43,6 % . L’assenza di eco-bonus penalizza le elettriche pure, mentre le plug-in beneficiano dei fringe benefit aziendali.
Trend trimestrale e media mobile 3 mesi
Sul trimestre aprile-giugno la media mobile 3 mesi mostra una flessione del 5,8% Anno su Anno, con quota ECV (Auto elettriche + Plug In) risalita all’11,7%. L’elettrico recupera gradualmente lo shock post incentivi 2024.
Top 10 per alimentazione e modelli
BEV stabili al 6 %; Tesla domina, plug-in in forte espansione grazie al successo BYD Seal U.
La graduatoria immatricolazioni auto BEV di giugno vede Tesla Model Y in testa (902 immatricolazioni), seguita da Tesla Model 3 (793). Chiudono la Top 5 BMW iX1 (320), Citroën C3 Électrique (299) e Leapmotor T03 (267).
Alimentazione | Immatricolazioni | Quota | Variazione annua |
---|---|---|---|
BEV | 7.953 | 6,0% | −40,7% |
PHEV | 9.546 | 7,2% | +69,9% |
HEV | 58.027 | 43,6% | −7,1% |
Messaggio-chiave: l’ibrido domina, ma BEV e PHEV insieme valgono più di un’auto nuova su otto.
Classifica Elettriche (BEV) – Giugno 2025 vs maggio 2025 ↑/↓
Rispetto a maggio, la Model Y conserva la leadership, mentre Model 3 sale dal 3° al 2° posto. Citroën C3 Électrique debutta al 4° posto, sinonimo di domanda crescente per le city car sotto i 25 000 €. Leapmotor T03, new-entry cinese, entra subito in Top 5. Scopri il nostro osservatorio prezzi di ricarica colonnine elettriche.
Classifica Ibride (HEV + PHEV) e altre fuel-type
Tra le plug-in primeggia BYD Seal U (1.443 imm.), seguita da BMW X1 xDrive25e (851) e Volkswagen Tiguan (657) Nelle HEV la Fiat Panda resta prima, ma Toyota Yaris Cross accorcia il distacco.
Best-seller BEV YTD e tasso di crescita
Nel semestre 2025 la Tesla Model 3 guida il ranking BEV con 3.396 auto, seguita da Model Y (3.055). Leapmotor T03 è l’elettrica con la crescita più rapida da zero a 1.247 nuove vendite.
Marchi o Brand Auto: chi sale e chi scende
FIAT prima con 8,3 % di share, BYD e MG le più dinamiche: volumi triplicati in un anno.
Nel ranking di giugno FIAT resta leader con 11.023 immatricolazioni (8,34 % di share), seguita da Toyota (10.064; 7,61%) e Volkswagen (9.619; 7,28%)
- FIAT quota 8,34 % (-2,2 p.p.)
- BYD quota 1,45 % (+1,36 p.p.)
- MG quota 3,14 % (+0,65 p.p.)
Messaggio-chiave: i marchi cinesi crescono grazie a SUV elettrificati competitivi.
Marchi tradizionali vs emergenti (focus FIAT, VW, Toyota)
FIAT perde terreno nelle city-car benzina ma regge con Panda e 600 ibride. Volkswagen limita i danni grazie a Tiguan e Golf PHEV. Toyota consolida la leadership ibrida (Yaris, Yaris Cross) ma resta debole sull’elettrico puro.
Crescita brand cinesi (BYD, MG, O&J) e market-share semestre
I brand cinesi sommano il 5,3 % del mercato semestre contro l’1,8 % del 2024: BYD (+1.773 %), MG (+38%) e Omoda&Jaecco ne sono il motore.
Come immatricolare un’auto in Italia nel 2025
Documenti, costi, tempi e tasse: ecco cosa serve per immatricolare un’auto nuova o importata.
Immatricolare un’auto nel 2025 è ormai una procedura quasi tutta digitale: bastano il certificato di conformità, l’atto di vendita e i versamenti ACI + IPT, da caricare sullo Sportello Telematico dell’Automobilista. L’iter dura 3-4 giorni, ma cambiano costi e moduli se il veicolo è usato UE (IVA da autoliquidare) o importato extra-UE (bolla doganale e collaudo). Dopo la targa vanno calcolati bollo, contributo PRA e, per le BEV, si verifica l’esenzione regionale.
Documenti, costi e IVA su auto nuove/usate
Per immatricolare un’auto nuova servono: modulo NP2C, COC<sub>certificato di conformità</sub>, fattura o atto di vendita, copia di carta d’identità e codice fiscale. Si pagano 40 € di diritti ACI e l’IPT<sub>Imposta Provinciale di Trascrizione</sub>, che parte da 150 € e cresce con i kW. Se il veicolo è usato e proviene dall’Unione Europea, all’atto si allega l’autofattura e si versa l’IVA sull’importo dichiarato.
Tempi, PRA online e consigli per evitare errori
Con lo Sportello Telematico dell’Automobilista la pratica dura in media tre/quattro giorni lavorativi. Carica i moduli sul portale PRA, paga con pagoPA e conserva la ricevuta elettronica. Prima di inviare controlla che dati tecnici (cilindrata, potenza, numero telaio) coincidano con il COC: un refuso impone una rettifica da 27 € e blocca l’emissione della carta di circolazione.
Bollo auto, IPT e altri oneri fiscali post-immatricolazione
Dopo la targa scatta il bollo auto, tassa regionale calcolata su kilowatt e classe ambientale; molte Regioni esentano le auto elettriche per i primi cinque anni. L’IPT si paga già in fase di immatricolazione, ma restano: contributo PRA 27 €, diritti 10,20 € e stampa carta di circolazione 16 €. Verifica eventuali sovrattasse su veicoli sopra i 185 kW.
Immatricolazione di veicoli importati dall’estero
Per un’auto extra-UE servono bolletta doganale, dichiarazione di valore, modulo TT2119 e collaudo in Motorizzazione. Il tecnico verifica numero di telaio, luci e emissioni; la tariffa è 45 € più 10,20 € di diritti. Occorrono targhe provvisorie (40 €) finché non arriva l’omologazione. In totale la pratica richiede circa 350 € fra traduzioni, controlli e rilascio delle targhe definitive
Conclusione
Il crollo di giugno è figlio dell’attesa incentivi e di un 2024 “gonfiato”. Le immatricolazioni auto giugno 2025 di UNRAE confermano che BEV e PHEV tengono quota nonostante i volumi negativi. Se i nuovi eco bonus scatteranno a luglio, il secondo semestre potrebbe riportare il mercato oltre il milione e le elettriche oltre l’8% di share.
FAQ su Immatricolazioni Auto
A giugno 2025 sono state targate 132 191 autovetture, il 17,4 % in meno rispetto a giugno 2024, quando gli incentivi innescarono un picco artificiale di vendite. Il dato fa scendere il cumulato del primo semestre a 854 690 unità (-3,6 %), ma resta comunque superiore al livello pre-pandemia del 2020.
Le auto BEV (elettriche a batteria) rappresentano il 6,0 % del mercato con 7 953 nuove targhe. La quota risulta stabile nonostante l’assenza di eco-bonus, segno che l’interesse per l’elettrico non dipende solo dagli incentivi. Insieme alle plug-in, le “zero e low emission” raggiungono il 13,2 %, confermando la traiettoria di transizione.
Le PHEV(ibride plug-in) volano al 7,2 % (+69,9 % annuo) grazie a tre fattori: vantaggio fiscale nei fringe benefit aziendali, maggiore autonomia elettrica sui nuovi modelli SUV e prezzi promozionali dei marchi cinesi emergenti. Molte flotte aziendali le scelgono per ridurre le emissioni senza l’ansia di rimanere scarico, tipica delle BEV.
Per un veicolo extra-UE servono: bolla doganale con dazio e IVA, certificato di conformità europeo o nazionale, modulo TT2119 e collaudo tecnico in Motorizzazione. Dopo l’ok si pagano diritti ACI, IPT e targhe provvisorie; l’esborso complessivo sfiora 350€ e la procedura richiede 2-3 settimane, a seconda dell’ufficio provinciale.
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