
Infrastrutture di Ricarica Elettrica 2025: Report Motus-E e Analisi Completa per l’Italia
La transizione verso la mobilità elettrica nel nostro Paese prosegue senza sosta, trainata dall’aumento dei veicoli elettrici in circolazione e dalle nuove politiche per la decarbonizzazione. In parallelo cresce anche l’infrastrutture di ricarica 2025. Secondo l’ultima ricerca di Motus E – fonte autorevole in Italia sulle tematiche di e-mobility – al 31 dicembre 2024 risultavano installati oltre 64.000 punti di ricarica, di cui più di 54.000 effettivamente attivi. Ecco cosa ci attende nel 2025.
Obiettivo 2025: una rete ancor più capillare
L’anno 2025 sarà decisivo per coprire in modo omogeneo l’intero territorio nazionale, riducendo il gap tra Nord e Sud e potenziando le aree rurali e le autostrade. Secondo le proiezioni, l’installazione di nuove colonnine Fast e Ultra-Fast crescerà di oltre il 40% rispetto all’anno precedente.
Punti chiave della crescita
- Riduzione dei tempi di attivazione: l’iter burocratico per le nuove stazioni di ricarica si sta semplificando, favorendo l’attivazione rapida di ogni nuovo punto.
- Aumento delle colonnine HPC (High Power Charging): colonnine con potenza pari o superiore a 150 kW, ideali per ricariche veloci durante i viaggi.
- Collaborazioni pubblico-privato: contributi a fondo perduto, bandi e partnership con imprese energetiche locali.
Suddivisione geografica
Uno dei punti critici evidenziati dallo studio di Motus E riguarda la sperequazione dell’installato a livello regionale. Sebbene il Nord Italia mantenga il primato (57% delle stazioni totali), il resto del territorio (43%) registra comunque un trend di crescita costante. Per il 2025 si prevede un rafforzamento nei Comuni medio-piccoli e nelle zone costiere.
Tabella di sintesi (dati di scenario ipotetico per il 2025)
Regione | N. Punti di Ricarica Stimati 2025 | % di Crescita rispetto al 2024 | Punti in DC |
---|---|---|---|
Lombardia | 12.000 | +28% | 2.500 |
Lazio | 7.800 | +30% | 1.900 |
Campania | 5.000 | +35% | 800 |
Puglia | 3.800 | +38% | 600 |
Sicilia | 3.500 | +40% | 500 |
Totale stimato ITA | ~75.000 | +~17% | ~14.000 |
Nota: dati puramente orientativi, ispirati ai trend rilevati da Motus E.
Lo stato della ricarica in autostrada
Al 2024, Motus E registra oltre 1.000 punti attivi nelle aree di servizio autostradali. Nel corso del 2025:
- Circa il 50% di questi aumenterà la potenza erogata, passando a standard di ricarica ≥150 kW.
- Saranno attivate almeno 50 nuove aree di sosta attrezzate con ricarica Ultra-Fast (fino a 300-350 kW).
Queste implementazioni rendono più agevoli i viaggi a lungo raggio, incentivando famiglie e flotte aziendali a passare all’elettrico.
Potenza media in aumento
Con il passare del tempo, i veicoli elettrici richiedono infrastrutture più performanti per garantire ricariche rapide:
- 2023-2024: la potenza media dei nuovi punti di ricarica si è assestata intorno ai 40 kW in AC e 90 kW in DC.
- 2025: attese nuove installazioni con potenze standard di 150 kW in DC (Fast) e oltre 200 kW (Ultra-Fast) nei principali hub commerciali.
Crescita Punti di Ricarica (2020-2025)
Dati 2025 previsionali, elaborazione da stime Motus E
Distribuzione AC vs DC (2024-2025)
Stime e proiezioni su base dati Motus E
Vantaggi chiave delle infrastrutture di ricarica 2025
- Maggiore copertura: riduzione dei cosiddetti “deserti di ricarica”.
- Ricarica più veloce: potenze elevate per rifornire in pochi minuti.
- Tariffe dinamiche: sempre più operatori offrono pacchetti flat o pay-per-use, anche tramite app dedicate.
- Interoperabilità: con un’unica tessera o app, oggi si può accedere a più network di ricarica, semplificando i pagamenti.
Criticità in fase di installazione
Nonostante i progressi, permangono alcune difficoltà:
- Tempi burocratici: iter autorizzativi comunali e vincoli paesaggistici in certe zone.
- Disponibilità di rete: in alcune aree, potenza di rete limitata per installare stazioni rapide in DC.
- Costi elevati per upgrade: adeguamenti di rete richiedono investimenti e tempo, specie in piccole località.
Conclusioni
Le infrastrutture di ricarica 2025 segnano un anno di svolta per la mobilità elettrica in Italia. Il costante incremento di colonnine, l’aumento della loro potenza media e il potenziamento di zone finora meno servite forniranno un ulteriore slancio al settore. La visione di Motus E mette in luce come il connubio fra tecnologie di ricarica, nuove strategie di supporto e obiettivi di sostenibilità possa rendere l’Italia competitiva e pronta a raccogliere la sfida globale dell’e-mobility.
Fonte Dati: Report Motus E Infrastrutture di ricarica a uso pubblico in Italia (aggiornamento 2024).
FAQ
Le principali novità riguardano la maggiore diffusione su tutto il territorio, l’aumento della potenza media delle colonnine (quindi ricariche più rapide) e l’integrazione di servizi digitali per la gestione delle sessioni e dei pagamenti.
La ricarica in corrente continua (DC) consente di ridurre sensibilmente i tempi di rifornimento, agevolando viaggi lunghi e riducendo le soste. È un punto cruciale per favorire l’adozione di veicoli elettrici anche in ambito extraurbano o autostradale.
Motus E è un’associazione che raccoglie dati, analizza trend e fornisce linee guida per istituzioni e imprese. Il suo report periodico sulle infrastrutture offre indicazioni preziose su come evolverà il mercato e dove investire in modo strategico.
Gli operatori del settore spesso accedono a fondi europei, incentivi statali e regionali. Anche le aziende private stanno investendo per ampliare la propria rete, spesso con modelli di partnership pubblico-privato.
No, sempre più modelli elettrici supportano la ricarica rapida in DC, inclusi veicoli di fascia media. È un trend in forte crescita che renderà sempre più vantaggioso poter contare su stazioni HPC diffuse.
Colonnine di Ricarica, Mobilità sostenibile