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bollo auto elettriche e plug in

Bollo auto elettriche e ibride 2025 – esenzioni, calcolo ACI e scadenze

Le auto a zero emissioni continuano a godere di benefici fiscali significativi e fra questi spicca il bollo auto elettriche, la tassa di possesso annuale. Nel 2025 il Governo ha confermato l’esenzione nazionale di cinque anni e ha lasciato mano libera alle Regioni per ampliare o rimodulare lo sconto: dodici Amministrazioni applicano ancora il 100% di sgravio, mentre le altre prevedono riduzioni fino al 75% o al 50%. Il Parlamento ha inoltre armonizzato la definizione di veicolo elettrico con il Regolamento UE 2024/852, chiarito le regole per i veicoli aziendali e semplificato il calcolo grazie all’integrazione diretta delle tariffe regionali nel servizio ACI “BolloNet”. In questa guida (aggiornata a giugno 2025) riepiloghiamo le novità della Legge di Bilancio, la mappa delle esenzioni, la procedura passo-passo per calcolare il bollo online e il calendario delle scadenze, così da non correre rischi di sanzioni.

• Fino a **100 % di esenzione** sul *bollo auto elettriche* in 12 Regioni nel 2025
• Calcolo online in 60 s con il tool ufficiale ACI
• Pagamento entro il mese successivo all’immatricolazione per evitare sanzioni

Cosa cambia nel bollo auto elettriche nel 2025?

Proroga di esenzione quinquennale statale e possibilità per le Regioni di azzerare il bollo oltre i 5 anni.

Il testo della Legge 213/2024 (Bilancio 2025) proroga le agevolazioni per auto elettriche e ibride plug-in tecnicamente PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle). I punti chiave:

  • Esenzione statale di 5 anni dalla prima immatricolazione.
  • Dal 6° anno applicazione ridotta (25%) salvo esenzioni regionali più vantaggiose.
  • Adeguamento terminologico al Reg. UE 2024/852.
  • Leggi il nostro articolo sui parcheggi gratuiti a Milano per le auto elettriche e plug in

Messaggio-chiave: chi immatricola un veicolo elettrico nel 2025 non paga il bollo per cinque anni e, in molte Regioni, continua a non pagarlo anche dopo.

Legge di Bilancio 2025: principali novità

La manovra 2025 conferma l’esenzione quinquennale statale sul bollo auto elettriche, istituisce un fondo di compensazione per le Regioni che mantengono lo sgravio totale oltre il quinto anno e aggiorna la definizione di “veicolo a emissioni zero” al Regolamento UE 2024/852. Viene inoltre semplificata la procedura di rimborso per chi ha rottamato un’auto termica nel 2024, estendendo la franchigia di detrazione fiscale sul passaggio di proprietà.

Tempistiche di entrata in vigore

Le disposizioni della legge si applicano ai veicoli immatricolati dal 1º gennaio 2025. Per le auto elettriche circolanti dal 2020 al 2024 restano validi i rispettivi quinquenni di esenzione già avviati. Entro sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ogni Regione deve adeguare il proprio tariffario e trasmetterlo ad ACI; l’allineamento dei database è completato automaticamente entro fine marzo.

Esenzioni nazionali e regionali aggiornate a Giugno 2025

  • Esenzione 100%: Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, Trentino-AA, Valle d’Aosta, Friuli VG.
  • Riduzione 75%: Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Abruzzo, Umbria, Molise, Calabria.
  • Riduzione 50%: Basilicata (fino al 2026).

Messaggio-chiave: più della metà delle Regioni azzera il bollo auto elettriche, incentivando la mobilità a zero emissioni.

Regioni con esenzione totale – elenco e durata

In dodici Regioni (fra cui Lombardia, Piemonte, Veneto e Lazio) il bollo resta 0 € fino al quinto anno dalla prima immatricolazione; dal sesto anno l’esenzione continua se il veicolo rimane intestato allo stesso proprietario. Lombardi a e Piemonte hanno già deliberato la proroga “a vita”, mentre Toscana e Veneto prevedono rinnovi triennali automatici fino al 2030. Non è richiesta alcuna domanda: l’agevolazione è riconosciuta d’ufficio da ACI.

Regioni con riduzione parziale – aliquote e condizioni

Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Abruzzo, Umbria, Molise e Calabria applicano una riduzione strutturale del 75 %: si moltiplica l’importo termico per 0,25. Basilicata adotta invece il 50 % fino al 31 dicembre 2026. Solo Abruzzo e Molise richiedono un modulo di autocertificazione online per confermare la propulsione elettrica; le altre Regioni attribuiscono lo sconto automaticamente via banca dati PRA.

Come calcolare il bollo con il servizio ufficiale ACI

Inserisci targa e Regione: il sistema restituisce importo (spesso 0 €) e scadenza in meno di 60 s.

  • Digita la targa, seleziona la Regione e premi “Calcola”.
  • Visualizzi importo dovuto, data di scadenza e canali di pagamento.

Messaggio-chiave: il tool ACI è la fonte ufficiale: niente PDF da interpretare né rischi di errore.

Passo 1: potenza in kW e classe ambientale

Il libretto di circolazione riporta la potenza massima in kilowatt: fino a 100 kW si applica il coefficiente di 2,58 €/kW; per la quota eccedente scatta il moltiplicatore 3,87 €/kW. Verifica che nel riquadro V.9 sia indicata la classe “elettrico puro” o “ibrido plug-in” perché le ibride leggere non rientrano nello sconto EV.

Passo 2: confronto con veicoli termici

Prendiamo una city-car elettrica da 80 kW immatricolata in Emilia-Romagna: importo base 206 €, ridotto a 51,5 € grazie allo sconto del 75%. La stessa vettura a benzina pagherebbe l’intero importo. In Lombardia, con esenzione completa, l’elettrica sconta l’intero bollo per cinque anni e corrisponde 51,5 € solo dal sesto.

Scadenze di pagamento e sanzioni nel 2025

Bollo da versare entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione, poi ogni 12 mesi.

  • Immatricolazione 10 febbraio 2025 → pagamento 1-31 marzo 2025.
  • Pagamenti via PagoPA, tabaccai Mooney, delegazioni ACI.

Messaggio-chiave: importo 0€ non significa dimenticarsi la scadenza: meglio registrare comunque l’operazione gratuita su PagoPA.

Quando pagare il bollo nel 2025

Il termine di pagamento corrisponde sempre all’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione o all’ultimo pagamento utile. Le targhe rilasciate tra gennaio e aprile pagheranno a maggio; quelle immatricolate tra maggio-agosto → pagheranno a settembre; infine le targhe nuove di settembre-dicembre → dovranno pagare il bollo entro gennaio dell’anno seguente. Con PagoPA e l’app IO ricevi un promemoria push sette giorni prima della scadenza.

Sanzioni e interessi per ritardato pagamento

  • Entro 14 gg: 0,1 % per giorno di ritardo.
  • 15-30 gg: 1,5 % fisso.
  • 31-90 gg: 1,67 % + interessi legali.
  • Oltre 3 anni: iscrizione a ruolo con aggio 3%

Il ravvedimento operoso resta la via più conveniente per regolarizzare rapidamente eventuali omissioni.

FAQ bollo auto elettriche ed ibride plug in

Le ibride plug-in pagano il bollo?

Le ibride plug-in non sono completamente esenti: pagano una tariffa ridotta. Nelle Regioni con riduzione del 75% (Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Abruzzo, Umbria, Molise, Calabria) e in Basilicata (riduzione 50%) lo sconto si applica per i primi cinque anni se l’autonomia elettrica dichiarata supera cinquanta chilometri in modalità esclusivamente elettrica.

Devo pagare il bollo se l’importo è 0 €?

Sì. Anche se l’importo calcolato è zero euro, completare la transazione su PagoPA o presso un punto ACI registra il veicolo come “in regola” nei database regionali. L’operazione, gratuita, evita che negli anni arrivino diffide o sanzioni per presunta omessa dichiarazione di possesso.

Cosa succede se pago il bollo in ritardo?

Entro quattordici giorni la sanzione è ridotta allo 0,1 % per ciascun giorno di ritardo; dal quindicesimo al trentesimo giorno sale all’1,5 % fisso. Tra il trentunesimo e il novantesimo giorno si applica l’1,67 % più interessi legali. Dopo tre anni l’Agenzia delle Entrate iscrive a ruolo con un aggio del 3%.

Auto Elettriche, Veicoli elettrici


Paolo

Appassionato di mobilità green e Manager Digital Sales di professione, mi dedico a Elettricopertutti come progetto personale condiviso con amici appassionati del mondo green e del digitale. Con Elettricopertutti voglio contribuire alla diffusione di informazioni utili sulla transizione ecologica e sulle opportunità offerte dall’innovazione per una vita più sostenibile.

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