
Tesla guida autonoma 2025: tra Robotaxi, chip Dojo e nuove sfide all’orizzonte
Tesla ha confermato ufficialmente che l’8 agosto 2025 si terrà il primo vero evento del suo Robotaxi, il veicolo progettato da zero per funzionare senza conducente. L’annuncio è arrivato nella relazione sui risultati Q2, dove Elon Musk ha ribadito il ruolo centrale dell’intelligenza artificiale e del supercomputer Dojo nella roadmap verso la guida autonoma firmata Tesla nel 2025. In questo articolo vediamo cosa sappiamo finora, cosa aspettarci dall’evento e dove si colloca Tesla nel panorama della mobilità senza conducente.
Robotaxi Reveal il prossimo 8 agosto: Tesla presenta il suo veicolo full autonomous e aggiorna su FSD e chip Dojo.
Annuncio Robotaxi Reveal e nuovi obiettivi Tesla
L’8 agosto 2025 sarà il debutto del primo veicolo Tesla 100% autonomo.
Durante la presentazione dei risultati Q2, Tesla ha ufficializzato l’evento di presentazionedel suo Robotaxi, previsto per l’8 agosto 2025. Non si tratta di una semplice evoluzione delle auto esistenti, ma di un mezzo progettato completamente da zero per la guida autonoma. Sarà il primo veicolo senza volante né pedali ad arrivare sul mercato, e segna un passo decisivo nella trasformazione di Tesla da costruttore di veicoli a fornitore di mobilità AI-based.
- Annuncio ufficiale nella lettera Q2 (pagina 2)
- Musk: “Robotaxi built from the ground up”
- Design innovativo e interfaccia utente dedicata
- Nessun controllo umano previsto (livello 4-5)
- Sarà mostrato dal vivo in un evento a inviti
Un veicolo nato per l’autonomia
Il Robotaxi non è una Model 3 modificata. È il primo mezzo Tesla nato espressamente per essere guidato da un software, non da una persona. Questo significa architettura nuova, sensori riposizionati, spazio interno riconfigurato e un’esperienza utente progettata per passeggeri e non per conducenti.
Perché l’evento dell’8 agosto è cruciale
Il Robotaxi Reveal sarà il primo evento pubblico su un prodotto a guida autonoma totale. Oltre al design e alla piattaforma software, Tesla potrebbe comunicare dettagli chiave su tempi di produzione, rollout in città test e costi del servizio. La data è simbolica: marca l’inizio della corsa commerciale alla mobilità senza conducente.
Una nuova fase strategica per Tesla
Musk ha ribadito che i ricavi futuri non arriveranno solo dalla vendita di auto, ma da servizi di trasporto autonomi. In questo scenario, Tesla punta a diventare una piattaforma come Uber, ma con una flotta interamente posseduta e gestita da software proprietario. Il Robotaxi rappresenta quindi la sintesi tra hardware, AI e business model.
Dojo e AI: cuore della guida autonoma Tesla
Il chip Dojo 2 è al centro della strategia AI di Tesla nel 2025.
Con il secondo trimestre 2025, Tesla ha confermato di aver raddoppiato la capacità del supercomputer Dojo, il sistema di training neurale utilizzato per sviluppare FSD. Elon Musk ha definito Dojo “essenziale per la nostra autonomia”. Non solo: Tesla ha aumentato gli investimenti, e punta a rendere la sua rete neurale indipendente da NVIDIA entro il 2026. Il chip Dojo 2 addestra ora modelli su milioni di ore di video reali.
- Investimenti in aumento nel 2025: oltre 1 miliardo di dollari
- Dojo è sviluppato internamente, senza Lidar né mappatura HD
- Reti neurali ottimizzate per visione end-to-end
- Tutto il training avviene su dati video raccolti dai veicoli
- Tesla punta a superare i limiti dei sistemi “geofenced”
Cos’è il chip Dojo 2 e perché conta
Il chip Dojo 2 è il cuore del supercomputer Tesla: è progettato per l’addestramento di reti neurali a partire da flussi video reali provenienti dalle telecamere delle Tesla in circolazione. Rispetto alla prima generazione, offre prestazioni superiori in termini di parallelismo e scalabilità. È stato pensato per un unico scopo: far “vedere” e “capire” il mondo a un’auto autonoma. Ed è interamente sviluppato in casa.
Training AI su scala: miliardi di km in simulazione
Tesla utilizza i dati raccolti dalla sua intera flotta per addestrare i modelli FSD: ogni manovra, ogni errore, ogni situazione complessa viene processata da Dojo per migliorare le reti neurali. Questo approccio differenzia Tesla da Cruise o Waymo, che si basano su mappe HD e Lidar, ma operano in ambienti limitati. Tesla invece punta a una rete che possa adattarsi ovunque, grazie all’apprendimento continuo.
Oltre NVIDIA: l’indipendenza computazionale
Mentre molte aziende si affidano alle GPU NVIDIA per l’AI, Tesla sta costruendo un’infrastruttura completamente autonoma. Il chip Dojo è progettato su misura, ottimizzato per l’addestramento dei modelli FSD e potenzialmente estendibile a Optimus e ad altre AI Tesla. Secondo Musk, questo è un vantaggio competitivo chiave nel lungo periodo, che riduce i costi e aumenta l’efficienza.
Il sistema FSD oggi: limiti e prospettive
FSD è in costante evoluzione, ma non ancora completamente autonomo.
Nel 2025 il sistema Full Self Driving di Tesla è giunto alla versione 12.4 ed è installato su oltre 2 milioni di veicoli. Tuttavia, si tratta ancora di una guida “assistita”, non omologata come livello 4 o 5. Il software funziona bene in molti contesti urbani e autostradali, ma richiede ancora supervisione umana. L’evento dell’8 agosto potrebbe segnare il passaggio da beta pubblica a deployment su veicoli realmente privi di conducente.
- FSD è oggi classificato come guida “supervised”
- Nessuna omologazione livello 4/5 (né in USA né in UE)
- Versione 12.4 basata su AI vision end-to-end
- Il rollout è limitato a chi ha accettato condizioni legali speciali
- Tesla non usa radar né Lidar: solo telecamere
Cosa significa “supervised” secondo Tesla
Il termine usato da Tesla per definire FSD oggi è “supervised autonomy”, cioè un sistema in grado di guidare da solo, ma che richiede la presenza di un conducente attento. Il guidatore deve poter intervenire in ogni momento. Questo differenzia FSD da soluzioni come Waymo, che operano senza umano a bordo, ma solo in zone geografiche delimitate (geo-fencing).
I progressi di tesla guida autonoma 2025 con FSD 12.4
La versione 12.4 introduce miglioramenti significativi nel comportamento urbano, nelle rotonde e nella gestione del traffico complesso. Il nuovo approccio “vision-only end-to-end” consente alla rete neurale di “vedere” la strada in modo simile a un essere umano. Ne è la prova un recente video di guida autonoma a Roma. Tuttavia, restano casi limite problematici: cantieri, gesti imprevisti, semafori mal posizionati. La vera svolta sarà se Tesla annuncerà la transizione a modalità full-autonomous durante il Robotaxi Reveal.
Il nodo normativo in USA ed Europa
Ad oggi nessuna autorità ha omologato FSD come sistema di guida autonoma di livello 4 o 5. Tesla sta negoziando con agenzie federali e locali per ottenere permessi speciali in alcune città test, ma il contesto resta incerto. In Europa la regolamentazione è ancora più restrittiva, e richiede l’omologazione sistema per sistema. Il cammino verso la guida autonoma reale passa anche dalla credibilità normativa.
I concorrenti di tesla nella guida autonoma 2025 e il contesto globale
Waymo, Cruise e Mobileye corrono, ma l’approccio Tesla resta unico.
Nel 2025 la corsa alla guida autonoma è ancora aperta. Tesla punta tutto su una strategia “vision only”, senza Lidar né mappatura HD, mentre i principali competitor usano approcci opposti. Waymo è operativo in alcune città USA, Cruise ha ripreso le sperimentazioni dopo lo stop del 2024, e Mobileye propone una guida autonoma modulare per terze parti. La differenza? Tesla lavora per arrivare al livello 5 con una rete neurale addestrata globalmente.
- Tesla è l’unica con una flotta attiva da oltre 2 milioni di veicoli
- Cruise ha riaperto i test in ambienti controllati (Phoenix, Austin)
- Waymo è attiva su larga scala ma solo in zone delimitate
- Mobileye collabora con costruttori (VW, Zeekr, Porsche)
- Tesla non utilizza mappatura HD: punta sull’adattamento continuo
Waymo: guida autonoma vera, ma limitata geograficamente
Waymo, di proprietà Alphabet, offre un servizio di robotaxi completamente autonomo a Phoenix, San Francisco e Los Angeles. Il sistema è basato su Lidar, radar e mappatura ad alta definizione. Funziona bene, ma solo in aree pre-mappate. Non è una soluzione scalabile a livello globale senza infrastruttura dedicata. Tesla, al contrario, punta a un modello adattivo che possa operare ovunque, a partire da input visivi grezzi.
Cruise: un caso di insuccesso dopo lo stop di sicurezza
Dopo l’incidente del 2023 e il conseguente blocco nazionale, Cruise (di General Motors) ha ripreso i test in modo limitato, con veicoli monitorati e solo in alcune città. Successivamente il progetto è stato bloccato definitivamente nel Dicembre 2024 da General Motors.
Mobileye: l’approccio modulare per altri costruttori
Mobileye, azienda Intel, propone un sistema autonomo scalabile installabile su auto di terze parti. Il suo software punta su redundancy sensoriale e su una mappa mondiale (REM) generata via crowdsourcing. I clienti includono VW, Zeekr, Porsche. Tuttavia, non ha controllo completo su hardware, flotta né interfaccia finale: è un fornitore, non un ecosistema integrato come Tesla.
Riflessione personale sulla guida autonoma in Italia
Robotaxi Reveal sarà il vero banco di prova per Tesla e la guida autonoma.
L’annuncio del Robotaxi previsto per l’8 agosto 2025 segna una nuova fase per tesla nella guida autonoma nel 2025 : non più solo auto elettriche, ma mobilità intelligente senza conducente, gestita da un ecosistema proprietario di chip, AI e software. Il supercomputer Dojo e le reti neurali vision-only mostrano una strategia chiara: autonomia totale, senza dipendere da fornitori esterni. Tuttavia, se i limiti tecnologici si stanno progressivamente superando, restano ostacoli politici e culturali, soprattutto in paesi come l’Italia.
Nel nostro Paese, ad esempio, la stessa app di Uber è di fatto bloccata al di fuori del noleggio con conducente. Le richieste di apertura al servizio taxi sono state respinte o ostacolate da forti resistenze corporative, con le licenze ancora contingentate e la lobby dei tassisti particolarmente influente. Anche se Tesla lanciasse domani una flotta di robotaxi perfettamente funzionanti, non potremmo vederli operativi in Italia nel breve periodo. Non per mancanza di tecnologia, ma per resistenze culturali e interessi radicati. Voi cosa ne pensate ?
FAQ tesla guida autonoma 2025
Il Robotaxi è un veicolo progettato da zero da Tesla per la guida completamente autonoma, senza volante né pedali. Sarà mostrato ufficialmente durante l’evento dell’8 agosto e dovrebbe rappresentare l’inizio di una nuova fase per i servizi di mobilità automatizzata.
No, almeno non ancora. Il Full Self Driving è oggi classificato come “supervised”, quindi richiede sempre la presenza e l’attenzione di un conducente umano. La guida autonoma completa sarà possibile solo con ulteriori evoluzioni tecniche e autorizzazioni legali.
Difficile a dirsi. In Italia ci sono forti limiti normativi e culturali, come dimostra il caso Uber. Anche se Tesla fosse pronta tecnicamente, i robotaxi potrebbero incontrare forti resistenze da parte delle lobby e del sistema delle licenze taxi.