Le prenotazioni per le auto elettriche con gli Ecobonus 2024 hanno superato ogni aspettativa, con le risorse esaurite in meno di nove ore dall’apertura della piattaforma il 3 giugno. Scopri tutti i dettagli e le cifre di questa iniziativa di successo, insieme alle polemiche sollevate dalle associazioni di categoria.
Risorse Stanziate e Prenotazioni
Auto Elettriche (0-20 gr/km CO2)
Le risorse disponibili per le auto elettriche nella fascia di emissioni 0-20 gr/km di CO2 erano di 201.042.172 euro. Queste risorse sono state completamente esaurite in meno di nove ore, dimostrando un interesse senza precedenti da parte del pubblico. Le associazioni denunciano la scomparsa di 178,3 milioni di euro.
Auto Ibride Plug-In (21-60 gr/km CO2)
Per le auto ibride plug-in, le risorse disponibili al 3 giugno erano 125.783.283 euro. Alle 19 dello stesso giorno, le risorse residue erano 118.868.783 euro, indicando che solo il 5,5% delle risorse è stato prenotato, un risultato relativamente basso rispetto alle auto elettriche pure.
Auto Ibride Full e Modelli Euro6 Endotermici (61-135 gr/km CO2)
Le auto ibride full e alcuni modelli Euro6 endotermici avevano risorse disponibili per 276.672.900 euro. Alle 19 del 3 giugno, le risorse residue erano 212.672.900 euro, con il 23% delle risorse già prenotate.
Stato delle Risorse per Altri Veicoli
Auto Usate
Alle 19 del 3 giugno, rimanevano circa 30 milioni di euro per le auto usate.
Moto, Scooter, Tricicli e Quadricicli Leggeri Elettrici
Le risorse residue per questi veicoli elettrici erano 15 milioni di euro.
Veicoli Commerciali
Elettrici: Solo 4 milioni di euro rimasti.
Ad Alimentazione Tradizionale: 38 milioni di euro disponibili.
Oltre 30mila Immatricolazioni in Poche Ore
Nella finestra temporale di poche ore in cui la piattaforma di Invitalia ha permesso ai concessionari di fare le prenotazioni, sono state immatricolate 30.000 nuove auto elettriche. Questo numero è sorprendente rispetto alle 5.070 macchine elettriche immatricolate in tutto il mese di maggio.
Il Giallo dei Fondi Mancanti
Le associazioni di categoria Federauto e Unrae hanno espresso forti perplessità sulla fine dei fondi destinati alle vetture 100% elettriche, che sono terminati in poco più di otto ore. Michele Crisci, presidente dell’Unrae, ha dichiarato che 178,3 milioni di euro non sono stati resi disponibili, come invece previsto. La mancanza di questi fondi rappresenta un doppio danno per il settore dell’auto: da una parte impedisce a molti aventi diritto di usufruire dell’Ecobonus, dall’altra crea false aspettative nel mercato.
Le Accuse delle Associazioni
Federauto e Unrae Contro il Governo
Massimo Artusi, presidente di Federauto, ha sottolineato che fino all’entrata in vigore del nuovo Dpcm, la capacità di assorbimento sulla fascia 0-20 gr/km di CO2 è sempre stata modesta, evidenziando un avanzo di risorse di circa 170 milioni a pochi giorni dall’entrata in vigore dei nuovi Ecobonus. Artusi ha chiesto alle autorità di approfondire urgentemente questo fenomeno che ritiene anomalo e contrario alla ratio della norma, che dovrebbe favorire cittadini e imprese nella transizione green.
Richiesta di Chiarezza sulle Politiche per la Transizione Ecologica
Unrae auspica che venga indicata presto una strategia chiara sui supporti alla transizione, con un orizzonte di 2-3 anni, per consentire a consumatori e imprese di programmare gli acquisti ed evitare che lo stop & go crei ulteriori danni al mercato.
Accesso alla Piattaforma Ecobonus
La corsa alle prenotazioni degli incentivi è iniziata il 3 giugno alle 10, con l’accesso alla piattaforma gestita da Invitalia per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) attraverso il sito ecobonus.mise.gov.it.
Conclusioni
L’esaurimento rapido degli incentivi evidenzia un crescente interesse verso le auto elettriche, sostenuto da robusti incentivi governativi. Tuttavia, le polemiche sollevate dalle associazioni di categoria mostrano la necessità di maggiore trasparenza e pianificazione da parte del governo per evitare disservizi e false aspettative nel mercato.
Scegliere un’auto elettrica fa venire in mente diverse domande. Una delle più frequenti è, auto elettrica, Acquisto o Noleggio a lungo termine ? Il noleggio a lungo termine di auto elettriche si sta facendo strada come scelta alternativa. È perfetto per coloro che vogliono avvicinarsi alle auto elettriche evitando costi iniziali troppo alti. Inoltre, chi noleggia non deve preoccuparsi della svalutazionedell’auto o di come rivenderla dopo.
Il noleggio a lungo termine ti dà la possibilità di usare quel che c’è di più recente nel mondo delle auto elettriche. Ti liberi dei pensieri sulla manutenzione e sui costi di gestione, cambiando modello di auto alla fine del noleggio. Ma, davvero è più conveniente noleggiare piuttosto che comprare? Guardiamo da vicino i vantaggi del noleggio con un esempio di auto completamente ecologica.
Perché noleggiare un’auto elettrica?
Il noleggio a lungo termine è perfetto per chi ama guidare auto elettriche senza preoccupazioni finanziarie. Acquistare un’auto elettrica comporta una forte svalutazione dopo poco. Poi, rivenderla diventa complesso perché il mercato dell’usato elettrico non è così ampio.
Le tecnologie auto migliorano velocemente, rendendo di contro le vetture obsolete in poco tempo. Noleggiando, questi problemi si evitano. Poi, le spese di assicurazione e di manutenzione ordinaria e straordinaria sono già incluse nel canone mensile.
Cosa rende il noleggio a lungo termine di auto elettriche una buona scelta?
Il noleggio a lungo termine elimina i rischi finanziari dell’acquisto. Si superano le sfide della svalutazione veloce e della rivendita difficile. Inoltre, si evita di possedere un modello presto superato dalla tecnologia.
Auto elettriche acquisto o noleggio quale conviene ?
Il noleggio a lungo termine è ideale come primo passo nell’elettrico, senza grossi investimenti iniziali. Guidare una BEV moderna a zero emissioni diventa facile. Non ci si preoccupa delle spese per la batteria e la manutenzione. In più, è semplice cambiare auto alla fine del contratto, scegliendo un modello più aggiornato.
Come funziona il noleggio a lungo termine di un’auto elettrica?
Il noleggio a lungo termine d’una auto elettrica dura dai 36 ai 48 mesi. Durante questo tempo, si usa l’auto elettrica pagando un canone fisso. Questo canone copre costi come assicurazione e manutenzione, oltre al soccorso 24 ore su 24.
Cos’è un contratto di noleggio a lungo termine?
Il noleggio d’un’auto elettrica a lungo termine significa che la guidi per alcuni anni. Paghiamo un canone ogni mese per questo servizio. Quando il contratto finisce, l’auto si restituisce. Va evidenziato che non siamo mai i proprietari dell’auto, infatti non compriamo l’auto ma un servizio.
Quali costi sono inclusi nel canone mensile?
Nel canone mensile, trovi tutti i costi dell’auto elettrica. Questi includono assicurazione, manutenzioni e soccorso. Così, hai una spesa regolare per tutta la durata del noleggio.
Quanto dura un tipico contratto di noleggio?
I contratti di noleggio durano di solito dai 36 ai 48 mesi. Alcune compagnie offrono periodi diversi, più brevi o più lunghi, secondo quello che cerchi.
Abbassare il canone con gli anticipi o cercare un anticipo zero?
Con un anticipo iniziale, il canone mensile si riduce. Più versi in anticipo, meno paghi ogni mese. Oppure, scegli un contratto senza primo anticipo. Il canone sarà più alto, ma non paghi nulla all’inizio. La decisione dipende dalle tue finanze. Le offerte che si trovano in rete spesso hanno un canone molto basso ma quasi tutte queste offerte hanno un anticipo spesso importante a compensazione. Per comprendere al meglio il canone complessivo andrebbe diviso l’importo dell’anticipo per i mesi di noleggio e sommato al canone. In questo modo è possibile avere esattamente quanto è l’importo mensile reale che paghiamo per la nostra auto elettrica a noleggio.
Quando finisce il contratto, hai diverse opzioni. Puoi restituire l’auto elettrica, fare un altro noleggio o scegliere un modello nuovo. Questo modo ti permette di essere sempre su un’auto elettrica nuova, senza i problemi dell’usato.
Quali sono i costi e le spese di noleggiare un’auto elettrica?
Chi decide di noleggiare un’auto elettrica deve sapere quali sono i costi coinvolti. Molti costi sono inclusi nel canone fisso mensile. Però, alcuni aspetti possono far variare quello che si paga alla fine.
Franchigie e numero di pneumatici impatti sul canone di noleggio?
La franchigia assicurativa e quante gomme si hanno già comprese influenzano i costi del noleggio dell’auto in modo considerevole. Se pensiamo di fare molti Km sarà fondamentale prendere più treni di gomme compresi nel canone, esistono anche opzioni con gomme illimitate mentre la base generalmente è l’opzione con solo un cambio gomme. Un canone più alto può significare anche avere una franchigia più bassa in caso di incidenti. È sempre bene valutare con attenzione questi due parametri fondamentali che hanno un impatto diretto sul canone di noleggio per un acquisto più consapevole e adeguato alle nostre esigenze reali.
Il noleggio a lungo termine è più economico rispetto all’acquisto?
Se guardiamo il prezzo di acquisto per un’auto elettrica e lo confrontiamo con i canone di noleggio per qualche anno, il noleggio spesso vince. Questo è vero specialmente con i modelli premium. Non devi pagare tutto subito e si risparmia in vari modi.
Le auto elettriche al noleggio costano di più nei primi anni. Questo perché perdono meno valore. Ma, con più auto elettriche usate sul mercato, le cose miglioreranno. Questo ridurrà i problemi nel vendere quelle usate.
Tabella confronto costi acquisto e noleggio su 4 anni e 10 anni
Modello
Costo acquisto (4 anni)
Costo noleggio (4 anni)
Costo acquisto (10 anni)
Costo noleggio (10 anni)
Peugeot e-208
€28.000
€12.000
€28.000 + costi di gestione
€30.000
Citroën ë-C4
€32.000
€14.000
€32.000 + costi di gestione
€35.000
Volkswagen ID.4
€45.000
€18.000
€45.000 + costi di gestione
€45.000
Tesla Model 3
€55.000
€22.000
€55.000 + costi di gestione
€55.000
Questa tabella mette a confronto i costi di acquisto e noleggio per varie auto elettriche. Mostra come il noleggio a lungo termine abbia molti vantaggi, specialmente per i modelli di lusso. Evidenzia però come mantenendo la stessa auto per 10 anni i costi di acquisto siano vantaggiosi anche se non è possibile tenere un noleggio per 10 anni, le lunghezze maggiori sul mercato sono attualmente poste a 60 mesi e solo per pochi modelli. Il noleggio infatti è perfetto per chi ha il piacere di guidare un auto nuova ogni 3/4 anni.
Che modelli di auto elettriche sono disponibili per il noleggio a lungo termine?
Le aziende di noleggio offrono molti veicoli elettrici da noleggiare a lungo termine. Ci sono citycar elettriche come la Peugeot e-208. E poi crossover come la Citroen e-C4.
Non mancano SUV spaziosi come la Volkswagen ID.4. Inoltre, ci sono berline di lusso come la Tesla Model 3. Questa varietà copre le esigenze di chi cerca auto elettriche, sia aziende che privati.
Quali sono le società che propongono il noleggio a lungo termine?
A offrire questo servizio sono varie aziende di noleggio auto. Tra le più note troviamo Arval mentre ALD Automotive e LeasePlan si sono fuse nel nuovo gruppo chiamato Ayvens Sicuramente sono disponibili anche altre società minori e broker che possono offrire un servizio personalizzato.
Tutte incorporano veicoli elettrici e ibride plug-in nel loro parco auto. Questo conferma il trend verso una mobilità più sostenibile.
Quali modelli di auto elettriche sono più popolari?
Le auto più richieste sono le citycar elettriche. Ad esempio la Peugeot e-208. Ma ci sono anche crossover spaziose come la Citroen e-C4.
Per chi cerca un’alternativa più grande, non mancano SUV come la Volkswagen ID.4 o la Kia EV6. Anche le berline di lusso, come la Tesla Model 3, sono molto popolari. Questa vasta offerta è perfetta per rispondere a diversi bisogni di mobilità, promuovendo un’auto-eco-sostenibile.
Categoria
Modello
Marca
Citycar
e-208
Peugeot
Crossover
e-C4
Citroen
SUV
ID.4
Volkswagen
SUV
EV6
Kia
Berlina
Model 3
Tesla
Conclusioni
Noleggiare un’auto elettrica a lungo termine è ideale per chi si avvicina alla mobilità sostenibile. Questo sistema permette di guidare un’auto dal design moderno, senza i tradizionali costi di gestione. Numerose opzioni sono disponibili, adatte alle diverse esigenze, con un’unica quota mensile.
Al termine del contratto, è possibile scegliere un modello più recente. In questo modo, non ci si preoccupa dell’obsolescenza tecnologica o della perdita di valore. Il canone di noleggio si dimostra conveniente, specialmente per auto elettriche di fascia alta, eliminando il problema della deprezzamento e di alcuni costi tipici delle automobili tradizionali.
Se si vuole fare un calcolo anche sui consumi annui del carburante tra una termica e un auto elettrica il nostro tool di comparazione potrebbe aiutarvi.
L’opzione del noleggio a lungo termine beneficia anche degli incentivi statali. Questo rende il tutto più accessibile dal punto di vista economico e migliore per l’ambiente. In sintesi, noleggiare un’auto elettrica a lungo termine offre un’alternativa interessante all’acquisto. Si ha l’opportunità di utilizzare un veicolo eco-friendly senza grossi investimenti iniziali.
Siete stanchi dei consumi elevati della vostra auto a benzina o diesel? Volete ridurre le emissioni inquinanti? Le auto ibride plug-in offrono una soluzione. Vi permettono di essere più green senza perdere l’autonomia di un motore tradizionale.
Le vetture ibride plug-in stanno diventando sempre più popolari. Ogni anno, nuovi modelli entrano sul mercato. Queste auto ibride plug-in uniscono un motore elettrico con una batteria ricaricabile a un motore a combustione. Questa combinazione offre i benefici di entrambe le tecnologie.
Ma come funzionano esattamente queste auto ibride? E perché convengono?
Cosa Sono le Auto Ibride Plug-In?
Le auto ibride plug-in combinano un motore tradizionale a benzina o diesel con almeno un motore elettrico. Questi sono supportati da una batteria agli ioni di litio ricaricabile. Si ricaricano collegandosi alla corrente. Così, uniscono i benefici dell’elettrico con quelli di una auto ibrida standard.
Definizione di Ibrido Plug-In e Plug-In Hybrid
Il termine “plug-in” significa che possiamo ricaricare la macchina. Questo è simile alle auto elettriche, ma con una batteria più piccola, da 9-25 kWh. Le auto ibride plug-in possono viaggiare diversi chilometri solo in modalità elettrico. Usano il motore a benzina solo quando serve o a velocità più elevate come quelle autostradali.
La Tecnologia Dietro le Auto Ibride Plug-In
Le auto ibride plug-in hanno un sistema ibrido. C’è un motore a benzina o diesel, più un motore elettrico. Questi ultimi si alimentano da una batteria ricaricabile agli ioni di litio. Questa batteria è più grande di quella delle full hybrid, da 9 a 25 kWh. In genere l’autonomia solo elettrica varia tra i 50-80 km senza inquinare. Dopo, il motore a benzina/diesel si accende. Il sistema sceglie quale motore usare, a seconda delle condizioni di guida.
Come si Differenziano Rispetto alle Auto Elettriche e Full Hybrid
Le auto ibride plug-in sono diverse dalle auto elettriche. Hanno il motore a benzina o diesel, che aumenta l’autonomia. Ma riescono comunque a fare diversi chilometri a zero emissioni. Rispetto alle full hybrid, le plug-in hanno batterie più grandi. Questo permette di guidare a zero emissioni per più tempo. A differenza delle mild hybrid, con un supporto elettrico debole, le plug-in hanno motori elettrici forti. Possono spostarsi per lunghi tratti solo con l’elettrico. In generale, le ibride plug-in sono più ecologiche e efficienti. Sono migliori delle macchine solo benzina/diesel e delle mild e full hybrid. Riducono consumi ed emissioni. Se vuoi un approfondimento sulle differenze tra un auto Full Electric e una Plug-In puoi leggere il nostro articolo auto elettrica o ibrida ?
Come Funzionano le Auto Ibride Plug-In?
Le auto ibride plug-in sono un mix tra le tradizionali auto a combustione e le vetture elettriche. Hanno un motore elettrico, che usa un batteria ricaricabile, e un motore a combustione interna. Quest’ultimo funziona a benzina o diesel.
Componenti Principali: Motore Elettrico e Motore a Combustione
Ilmotore elettrico ha una potenza da 100 a 200 CV, simile al motore a benzina. È collegato a unabatteria agli ioni di litio da 9 a 25 kWh. Il motore termico è quello a benzina o diesel, con cilindrate dai 1.5 ai 2 litri. Una centralina elettronica fa sì che i due motori si alternino secondo la situazione.
Processo di Ricarica della Batteria
La batteria va ricaricata per poter usare solo l’energia elettrica. Lo si può fare collegando l’auto a una presa di corrente, a una wallbox, oppure a una colonnina di ricarica pubblica o di casa.
I tempi di ricarica cambiano. Dal punto di vista della casa, per una batteria da 11 kWh servono 5-6 ore con una presa Schuko. Ma con una wallbox da 6kW occorrono solo 2-3 ore. Alcune auto ibride plug-in nuove possono anche ricaricarsi ancora più velocemente alle colonnine da 22kWh
Quali Sono i Vantaggi delle Macchine Ibride Plug-In?
Le auto ibride plug-in offrono molte opportunità. Sono buone per il portafoglio e per l’ambiente. Con loro, si risparmia benzina e soldi. Possono coprire percorsi brevi o medi usando solo l’elettricità, che non inquina e se caricate a casa, con un sicuro risparmio verso il carburante termico.
Risparmio di Carburante e Riduzione dei Costi per i Pendolari Casa-Lavoro
Queste vetture sono molto indicate per chi va avanti e indietro tra casa e lavoro. Si possono infatti fare interi viaggi in città solo con l’energia elettrica. E si evitano i costi legati al benzina, inoltre ci sono molti bonus dal governo e si risparmia sul bollo auto. Se abiti a Milano hai anche i parcheggi gratuiti !
Maggior Autonomia con il Plug-In Hybrid Electric Vehicle
Un grande vantaggio delle auto ibride plug-in è il loro raggio d’azione. Grazie alla combinazione di un motore elettrico e uno tradizionale. Possono viaggiare anche più di 600 km. Questo le rende perfette anche per chi viaggia tanto, mantenendo sotto controllo le emissioni. Personalmente le sconsiglio per chi ha un utilizzo prevalentemente autostradale in quanto, di contro, sono pesanti e finita la carica elettrica i consumi di carburante possono lievitare in modo considerevole.
Le ibride plug-in offrono altri bonus. Come esenzioni fiscali e un notevole abbassamento delle emissioni inquinanti. Si possono fare viaggi brevi senza inquinare. Questo è possibile grazie al loro motore elettrico che funziona per svariati chilometri. Il consumo medio, con un utilizzo 70% cittadino e 30% extraurbano, è oggettivamente basso ma può alzarsi velocemente se si cambia la percentuale di utilizzo.
Modello
Emissioni CO2 (g/Km)
Consumo Medio (l/100 km)
Jeep Renegade PHEV
40-42
1,9-2,1
Volvo XC40 PHEV
47-48
2,1
Cupra Leon e-Hybrid
24-28
1-1,2
Hyundai Tucson PHEV
31
1,4
Land Rover Range Rover Evoque P300e
31
1,4
Quali Modelli di Auto Plug-In Hybrid Sono Disponibili?
Il mercato delle auto ibride plug-in è ampio e diversificato. Si trovano dalle compatte alle SUV e dalle berline alle station wagon. Diverse opzioni di motorizzazione e prezzo sono offerte dai principali brand automobilistici.
Tabella di Confronto Tra le 10 Principali Vetture Plug-In
Modello
Potenza
Prezzo (da)
Ford Kuga PHEV
225 CV
€36.350
Audi A3 Sportback PHEV
204 CV
€30.950
Hyundai Ioniq PHEV
141 CV
€30.100
Kia Ceed SW PHEV
141 CV
€35.500
Jeep Compass 4xe
190/240 CV
€44.650
Jeep Renegade 4xe
190/240 CV
€39.500
Cupra Leon e-Hybrid
204/245 CV
€38.400
Renault Captur E-Tech
160 CV
€33.500
Citroen C5 Aircross Hybrid
224 CV
€42.100
Range Rover Evoque P300e
309 CV
€55.750
Le 3 Migliori Auto Ibride Plug-In Prezzo Qualità
Le migliori ibride plug-in in rapporto qualità/prezzo includono la Jeep Renegade 4xe. Questa vettura ha versioni da 190 o 240 CV, con un costo di partenza di 39.500€. Un’altra top pick è la Kia XCeed SW, che ha un motore da 141 CV e parte da 35.500€. Infine, la Cupra Leon e-Hybrid offre fino a 245 CV per 38.400€. Tutte assicurano buone prestazioni, un’autonomia elettrica di 50-60 km, e bassi consumi.
Conclusioni
Le auto ibride plug-in sono una buona alternativa alle vetture a benzina elettriche. Sfruttano energia elettrica per viaggi brevi, evitando di inquinare. Così, sono ottime per muoversi in città.
Per i viaggi più lunghi usano energia tradizionale. Questo le rende più pratiche delle auto elettriche su lunghe distanze.
Le ibride plug-in piaceranno di più agli acquirenti. Consentiranno di viaggiare gratis in zone a traffico limitato. Lavoratori e comuni risparmieranno molto sui costi delle benzina.
Queste auto uniscono i vantaggi dell’elettrico e del motore tradizionale. Così, offrono una guida versatile e conveniente.
Le auto ibride aiutano a preoccuparsi meno per l’ambiente. Consumano meno carburante e inquinano meno. Sono una buona scelta per chi vuole essere più sostenibile.
Volete parcheggiare gratuitamente la vostra auto elettrica o auto ibrida a Milano? Questa guida vi mostra come ottenere il permesso. Con questo, potrete usufruire della sosta gratuita sulle strisce blu.
Nel Comune di Milano, chi ha un’auto a completa trazione elettrica o ibrida ha un beneficio speciale. Si può ottenere un permesso per sostare gratuitamente in certi posti. Questi includono gli spazi gialli per i residenti e le aree blu a pagamento.
La regola vale per chi vive a Milano o per le aziende con sede legale lì. Tutti possono fare la domanda sul sito del Comune.
Come richiedere il pass per il Parcheggio Gratis?
Vuoi parcheggiare gratis a Milano con la tua auto ibrida o elettrica? Devi farlo online, sul sito del comune di Milano. Segui questi passi:
Documenti necessari per il pass di sosta
Prima di tutto, ti servono alcuni documenti. Come:
Libretto di circolazione che dimostri CO2 ≤ 50 g/km per auto ibridi
Ricevuta di bollo auto pagato valido
Documento di identità in corso del richiedente
Una marca da Bollo da 16 euro
Modulo di richiesta compilato online o cartaceo scaricabile dal sito del comune
Procedura per la richiesta del permesso sul sito del comune di Milano
Ora che hai i documenti, vai sul sito del Comune di Milano. Per la richiesta, seguilo così:
Accedi col tuo SPID o CNS
Compila il modulo coi tuoi dati e della tua auto
Carica i documenti, come il libretto e la ricevuta del bollo
Invia e aspetta la conferma del permesso di parcheggio
Durata e rinnovo del pass per sostare gratuitamente
Il permesso di parcheggio a Milano varia per tipo di auto:
Tipologia di veicolo
Durata del permesso
Veicoli di proprietà
5 anni
Veicoli in leasing o noleggio
Massimo 3 anni (come il contratto)
Sempre rinnova il permesso prima che scada. Così potrai continuare a parcheggiare gratis sulle strisce a pagamento di Milano.
Quali sono le aree con sosta gratuita per le auto elettriche e ibride?
A Milano, auto elettriche e ibride con CO2 ≤ 50 g/km parcheggiano gratis sulle strisce blue negli spazi gialli riservati ai residenti. Questo vantaggio riduce i costi e promuove la mobilità verde ma è solo uno dei vantaggi nel decidere di passare da un auto termica ad una elettrica, prova anche il nostro tool Termico vs Elettrico per calcolare i risparmi annui sui consumi.
Zone blu destinate alla sosta vantaggi delle auto elettriche e ibride
Le strisce blu sono spazi a pagamento a Milano. Ma le auto elettriche e ibride possono parcheggiare a Milano gratis grazie ad un permesso speciale. Questo permette ai loro proprietari di ottenere un importante risparmio e beneficio.
Quanto costa il parcheggio sulle strisce blu di Milano per un auto termica?
Per un’auto normale, il parcheggio costa circa 3€ l’ora. Questo prezzo può diventare alto per chi parcheggia tutto il giorno. È una buona ragione per scegliere auto più ecologiche.
Restrizioni nelle ZTL di Milano per auto ibride ed elettriche
Le auto ecologiche ottengono vantaggi in più a Milano. Possono circolare liberamente nella Zona a Traffico Limitato, senza pedaggio. Questo sistema supporta una città più green.
Tipo di auto
Costo sosta strisce blu (€/h)
Accesso gratuito Area C
Auto termica
da 1,5 a 3€ ora
No
Auto ibrida (CO2 ≤ 50 g/km)
0
Sì
Auto elettrica
0
Sì
Quali sono i requisiti per la sosta gratuita?
Per parcheggiare gratis a Milano, i veicoli devono avere emissione di co2 ≤ 50 g/km. Possono chiedere il permesso le auto che sono elettriche o ibride in linea con questo limite di emissioni.
Definizione di auto elettrica o ibrida secondo il comune di Milano
La città considera auto elettriche quelle che si muovono solo a elettricità. Invece, le ibride idonee devono rispettare il limite di emissione di co2 ≤ 50 g/km.
Requisiti legati a residenza e sede legale a Milano
Chi chiede il permesso deve vivere a Milano o lì avere un’azienda. Questo vale per la sosta gratuita.
Agevolazioni per chi utilizza noleggio o leasing
Se hai un veicolo in noleggio o leasing, il permesso dura come il contratto, fino a 3 anni. Si può ottenere fino a 5 anni se si è i proprietari del veicolo. Per veicoli in leasing o noleggio, il permesso può durare di più di 3 anni. Non c’è limite di tempo per i veicoli di proprietà.
Tipo di veicolo
Durata massima del permesso
Proprietà
5 anni
Leasing/Noleggio
Durata del contratto, max 3 anni
Quanto tempo hai il permesso gratuito dipende dal veicolo che possiedi o noleggi.
Come funziona la sosta gratuita sulle strisce blu?
Nel 2023, a Milano è iniziata una cosa nuova. Le auto elettriche o ibride con emissioni minori di 50 g/km possono parcheggiare gratis sulle strisce blu. Questa regola vale per sia le persone comuni che per le aziende in città.
Differenza fra le strisce Blu e Gialle
Le strisce blu sono per la sosta a pagamento. Le gestisce la AMSA. Al contrario, quelle gialle sono solo per i residenti.
Le auto verdi, ibride con poca emissione di CO2 possono parcheggiare gratis. Questo vale per sia le strisce blu che quelle gialle. È tutto grazie al permesso speciale del Comune.
Orari e giorni validi per la gratuità della sosta
Il permesso speciale è sempre valido, 24 ore su 24. Non ci sono giorno o ora specifici. Quindi, chi ha queste auto può parcheggiare gratis quando vuole. Non deve preoccuparsi delle limitazioni.
Quali sono le sanzioni per il non rispetto delle regole di sosta gratuita?
Se parcheggi un’auto sulle strisce blu senza permesso a Milano, c’è una multa da pagare. L’importo può essere sopra i 100€, a seconda della gravità della situazione. È essenziale controllare nel libretto di circolazione che le emissioni di CO2 siano 50 g/km o meno per parcheggiare gratis.
Multe per chi utilizza spazi destinati alla sosta a pagamento senza permesso
Un’auto ibrida o elettrica che parcheggia sulle strisce blu senza l’ok del Comune di Milano riceve una multa. L’ammontare sarà deciso caso per caso, ma può essere alto.
Procedure di ricorso contro le sanzioni comune di Milano
Se ti negano il permesso per parcheggiare gratis, puoi contestare entro 30 giorni. Devi spiegare bene il motivo, portare prove e fare un ricorso. Chi fa domanda di persona fisica ha bisogno di SPID per fare tutto questo con il Comune di Milano.
Conosci il forte impatto che ha la classe energetica del tuo immobile sul costo e sul consumo energetico? L’Attestato di Prestazione Energetica, o APE, gioca un ruolo vitale in questo senso. È richiesto per legge in Italia, qualora si voglia affittare una casa. Esaminiamo i suoi effetti sulle spese e la normativa, vedendo di cosa si tratta.
La certificazione APE è fondamentale per valutare l’efficienza energetica degli immobili in affitto. Molti si chiedono se l’efficienza energetica sia veramente rilevante e abbia un impatto sul costo dell’affitto. La scala da A a G indica l’efficienza e i potenziali costi energetici, influenzando sicuramente anche il valore dell’affitto.
È rilasciato solo da professionisti qualificati e ha validità decennale. Le ristrutturazioni possono richiedere una nuova valutazione. Dopo l’emissione, il certificato deve essere registrato e può essere riutilizzato in vari affitti per dieci anni. L’assenza del APE può portare a multe per il proprietario.
Il proprietario deve quindi incaricare un tecnico abilitato per ottenere l’APE, obbligatorio per legge. Questo documento andrà poi fornito agli inquilini, sia in formato cartaceo che elettronico. L’utilizzo di procedure online facilita la condivisione.
L’APE è sempre più cruciale per la sostenibilità e rappresenta una garanzia. Ti sei informato sulla classe energetica del tuo immobile?
Che cosa implica la certificazione energetica per chi deve affittare?
Il certificato APE è cruciale in ogni contratto di affitto in Italia. I proprietari devono consegnarlo agli inquilini dal 2013, rispettando le leggi. Esso classifica l’efficienza energetica dell’abitazione dalla A4 alla G. Questa classificazione aiuta a considerare i costi dell’energia.
L’APE non serve solo per ottemperare alla legge ma aiuta anche gli inquilini. Facilita la ricerca di una casa che richiede meno energia e, quindi, costi minori.
Importanza del certificato APE nel contratto di affitto
Includere l’APE nel contratto di locazione è più che una prassi legale, è una protezione. Il proprietario deve fornire l’APE per non rischiare una multa da1.000 a 4.000 euro negli affitti di lunga durata.
L’inquilino, invece, ottiene informazioni sui costi energetici futuri. Questo permette una gestione più accurata delle spese mensili. Inoltre, senza l’APE, il contratto potrebbe essere invalidato, creando problemi legali e mancanza di tutele.
Come richiedere il certificato APE: una guida passo-passo
Per ottenere l’APE, il primo passo è scegliere un tecnico esperto e accreditato. Questo tecnico eseguirà un controllo dettagliato dell’immobile. Guarderà isolamento termico, impianti e utilizzerà energie rinnovabili.
Dopo l’analisi, il tecnico rilascerà l’APE. Questo documento è valido 10 anni seguendo le regole del risparmio energetico. Se l’immobile viene migliorato energeticamente, l’APE va aggiornato.
Costi medi della certificazione energetica e come risparmiare
Ottenere un APE costa in media da 100 a 300 euro. Ma si possono risparmiare soldi con il formato elettronico. È economico da stampare e inviare. Anche se la copia cartacea è valida, quella digitale rispetta la legge.
Un tecnico locale riduce le spese di spostamento e ispezione. I progetti di riqualificazione energetica sono un’altra buona strategia per risparmiare. Lasciano l’immobile più efficiente e riducono i costi energetici a lungo termine.
La prestazione energetica APE è essenziale per affittare in modo corretto e sicuro. È un aspetto importante da considerare per evitare problemi sia al proprietario che all’inquilino.
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Costi Medi
Certificazione APE
Valutazione dell’efficienza energetica
€100 – €300
Formato Elettronico
Risparmio sui costi di stampa e spedizione
€100 – €200
Interventi di Riqualificazione
Riduzione delle spese condominiali
Variabile
Quali sono le classi energetiche fondamentali per affittare una casa?
Le classi energetiche degli immobili riflettono l’efficienza e il consumo di energia. Capire le varie classi guida le scelte di locazione e investimento. Ogni classe rappresenta un livello diverso di efficienza, da A4 a G.
Definizione delle classi energetiche da A a G
La classe energetica A indica la massima efficienza, come A4, A3, A2, A1. Invece, G rappresenta la minore efficienza. Le classi riflettono i consumi energetici e gli effetti sui costi per gli abitanti.
Che cosa significa EP ?
EP sta per attestato di prestazione energetica, un documento essenziale in casi di affitto o di compravendita di una proprietà. Tale attestato, noto anche come certificato ape per affitto, descrive le caratteristiche energetiche dell’immobile e ne indica la classe energetica.
Il ruolo della classe energetica nella valutazione di un immobile
Il valore di un immobile dipende dalla sua classe energetica. Proprietà di classe alta, come A, possono valere fino al 40% in più. Investire nell’efficienza energetica è conveniente, nonostante i costi iniziali tra 200 e 500 euro per metro quadro.
Impatto delle classi energetiche F e G sulla prestazione energetica
Oltre il 60% dei caseggiati appartiene alle classi F e G, le meno efficienti. Hanno consumi elevati e richiedono interventi per migliorare. Entro il 2030, la legislazione europea mira a portare tutti gli edifici almeno in classe E.
Come la nuova normativa influisce su vendita e affitto dal 2027 al 2033
La normativa europea spinge il mercato immobiliare verso standard energetici più elevati. Ciò ha impatti notevoli sul commercio e l’affitto degli edifici. È cruciale comprendere le conseguenze di queste direttive. Anche le scadenze e obblighi, insieme alla sottostante direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici, sono rilevanti.
Obblighi e scadenze: dal 2027 classi F e G e la transizione verso la classe D entro il 2033
La legge richiede agli edifici residenziali di raggiungere la classe energetica E entro il 2030. Quelli pubblici dovrebbero fare lo stesso entro il 2027. Proprietari di immobili devono migliorare fino dalla classe F o G all’E o superiore. Si richiede poi un avanzamento alla classe D, rispettivamente entro il 2033 e 2030.
Anno
Obiettivo
Tipo di Edificio
2027
Classe E
Edifici Pubblici
2030
Classe E
Edifici Residenziali
2030
Classe D
Edifici Pubblici
2033
Classe D
Edifici Residenziali
In Italia, vi sono circa 1,8 milioni di edifici in classe energetica G. Questi rappresentano un quarto dei 12 milioni di edifici totali. Gli edifici G sono meno efficienti e consumano molta energia.
Nuova direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici
La nuova direttiva europea mira all’uso diffuso di tecnologie solari entro il 2028. Chiaramente, ciò è applicabile dove fattibile tecnicamente ed economicamente. L’iniziativa fa parte di una vasta strategia per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Tra le raccomandazioni per migliorare vi sono la sostituzione di finestre, l’ottimizzazione di impianti termici, l’isolamento termico e l’energia rinnovabile.
Andare verso classi energetiche superiori è cruciale per l’ambiente e per rendere gli edifici allettanti sul mercato. Il conseguimento delle classi energetiche F e G entro il 2027, seguito dalla classe D, è vitale. Questo processo mira ad edifici più efficienti e sostenibili.
Perché la riqualificazione energetica è cruciale per affittare un immobile?
La riqualificazione energetica è essenziale nel settore delle locazioni. Migliorare l’efficienza energetica di una casa porta vantaggi tangibili per proprietari e inquilini. Benefici come l’aumento del valore dell’immobile e il risparmio energetico sono evidenti.
Benefici della riqualificazione energetica per proprietari e inquilini
Un reale vantaggio è l’aumento del valore dell’abitazione. Immobili con buona efficienza energetica sono preferiti dagli inquilini. Questo si traduce in una locazione più rapida e canoni di affitto più alti.
Aiutano anche gli inquilini, per esempio con minori spese energetiche. Miglior isolamento e sistemi di riscaldamento efficienti accrescono il comfort abitativo.
Strategie per migliorare la classe energetica della tua casa
Esistono diverse strategie per aumentare l’efficienza energetica. Tra queste, ci sono l’installazione di infissi a risparmio e il miglioramento dell’isolamento. Anche impianti di riscaldamento più efficienti e pannelli solari per l’acqua calda sono importanti.
Ogni intervento migliora il rendimento energetico dell’immobile. Questo avvicina la casa agli standard di sostenibilità ed efficienza energetica.
Ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica
L’Attestato di Prestazione Energetica è richiesto per legge per vendere o locare un immobile. Viene rilasciato da esperti autorizzati. Ha validità di 10 anni e un costo che varia dai 300 ai 400 euro circa.
Regioni come Lombardia, Liguria, e Piemonte hanno appositamente creato elenchi di esperti. Questo per agevolare il reperimento dell’attestato.
Cosa fare se un immobile è senza APE?
Un immobile senza un certificato APE non può essere affittato in modo legale. Il proprietario ha l’obbligo di chiedere questo documento seguendo una procedura precisa. Deve iniziare con la raccolta dei dati per valutare l’efficienza energetica dell’edificio. Questa valutazione viene effettuata da certificatori energetici professionisti, i quali preparano e depositano l’APE.
Successivamente, il certificato viene incluso nel contratto di affitto o registrato all’Agenzia delle Entrate. La sua validità è di 10 anni.
Passi da seguire per richiedere il certificato APE mancante
Il primo passo per ottenere un certificato APE mancante è contattare un certificatore energetico autorizzato. Dopo aver raccolto tutte le informazioni sull’immobile, il certificatore farà un sopralluogo. Questo serve a valutare in modo dettagliato la situazione energetica.
Conclusa la visita, il certificato viene redatto e depositato. È possibile fare tutto online, per una procedura comoda e veloce.
Rischi legali e sanzioni per la mancanza di APE
Non avere un certificato APE è rischioso per i proprietari. Si espongono a possibili sanzioni e al rischio che il contratto venga dichiarato nullo. La legge richiede che l’APE sia consegnato al locatario, anche solo in copia.
Seguire questa norma è cruciale per evitare guai legali. Assicura che il processo di affitto sia regolare e rispetti la legge.
Insomma, l’ottenimento del certificato APE è essenziale per qualsiasi immobile in affitto. La sua mancanza può portare seri problemi legali. Chiedere l’APE in modo tempestivo e registrarne la presenza è la scelta più sicura. Questo garantisce legalità e trasparenza nel mettere in affitto la proprietà.
Sei curioso di sapere come Android Auto possa migliorare la tua esperienza di guida? È compatibile con oltre 400 modelli di auto e richiede Android 5.0 o superiori. Android Auto è un elemento chiave per guidare in sicurezza e comodità.
Android Auto connette il tuo smartphone Android al sistema infotainment dell’auto. Lo trasforma in un centro di controllo intelligente. Utilizza un’interfaccia user-friendly replicando l’interfaccia di Android sugli schermi della nostra auto. Sicuramente i comandi vocali dell’Assistente Google possono diminuire le distrazioni potendo controllare il nostro smartphone direttamente dalla voce.
Google Maps integra Android Auto con dettagliate indicazioni stradali e informazioni sul traffico in tempo reale. Google Maps grazie al rilevamento in tempo reale del traffico ci aiuta a scegliere sempre i percorsi migliori. Offre molte funzioni tra cui la possibilità di scoprire nuovi luoghi di interesse, personalizzare la visione della mappa e, grazie al GPS interno dello smartphone, la navigazione risulta sempre accurata.
Alcune auto supportano la modalità wireless di Android Auto, che non richiede cavi. Tuttavia, per una connessione più solida, l’uso del cavo USB è raccomandato. Dopo aver installato l’app Android Auto, si ha accesso sicuro e pratico alle funzionalità del proprio smartphone.
Desideri apprendere di più su come configurare e utilizzare Android Auto? Esplora come installare Android Auto e altre funzionalità utili nella nostra guida dettagliata.
Come iniziare ad usare Android Auto?
L’utilizzo iniziale di Android Auto può spaventare gli utenti meno esperti, ma con pochi semplici passi si può iniziare a godere di questa tecnologia. Compatibile con oltre 400 modelli, Android Auto si adatta praticamente a tutti i brand da Alfa Romeo ad Audi per arrivare a Volkswagen e Volvo. La fase iniziale richiede solo alcuni minuti e la pazienza di abbinare il cellulare alla nostra auto.
Passi per configurare Android Auto per la prima volta
Per inizializzare Android Auto, saranno necessari alcuni passaggi chiave:
Scarica l’app dal Google Play Store sul tuo dispositivo Android. Ricorda, questa app è gratuita.
Assicurati di accettare i termini e fornire le autorizzazioni richieste nelle impostazioni del tuo dispositivo.
Connetti il tuo smartphone al veicolo utilizzando un cavo USB di buona qualità.
Successivamente, segui attentamente le istruzioni visualizzate sul display del tuo veicolo per completare la configurazione.
Se il modello del tuo veicolo permette Android Auto senza cavo USB, attiva questa modalità dopo il primo collegamento.
Dopo aver completato la fase di configurazione, sarai pronto ad utilizzare Android Auto. Questo ti permetterà di accedere a varie app compatibili come messaggistica, navigazione e ascolto della musica.
Utilizzare Android Auto con cavo USB
Per veicoli che non supportano la connessione senza fili, Android Auto funziona tramite cavo USB. L’operazione è diretta e ti consente di sfruttare tutte le funzionalità sul display del veicolo. Vorrai conoscere le caratteristiche principali:
Connessione stabile e sicura
Mirroring dello schermo dello smartphone
Accesso istantaneo alle app attraverso Android Auto
Per un utilizzo più agevole, verifica di avere Android 8.0 o versioni superiori. In tal modo, accederai all’avvio automatico. Ricordati inoltre che un piano dati attivo è essenziale. Gestisci il tuo telefono mentre sei alla guida grazie a comandi vocali, pronunciando “Ok Google”.
Quali app sono compatibili con Android Auto?
Android Auto è compatibile con un’ampia selezione di app, così ogni tragitto diventa più appagante e sicuro. Include app per la navigazione, la musica e i messaggi. Queste possono essere facilmente utilizzate tramite connessione wireless con Android Auto.
App di navigazione compatibili: Google Maps e Waze
Google Maps e Waze sono fondamentali per la navigazione su Android Auto, specialmente per guidare in auto compatibili. Google Maps, generalmente è l’app principale utilizzata per la navigazione, fornisce mappe complete e aggiornatissime. Waze, invece, si focalizza in particolare sull’offrire informazioni in tempo reale dai suoi utenti, come il traffico o gli incidenti. Entrambi funzionano alla perfezione anche in modalità wireless se l’auto ha questa funzione.
Ascoltare musica tramite app compatibili
Android Auto offre il supporto per molte app di streaming musicale, tra cui l’app musicale più utilizzata come Spotify ma anche YouTube Music entrambe danno accesso immediato a milioni di brani. Esistono alternativa valide come Deezer e TuneIn, spaziando su diversi generi musicali. Tutte queste app possono essere utilizzate in modalità wireless, anche senza un accesso a Google Auto ma è sufficiente un collegamento Bluetooth facendo godere della propria musica senza fili durante il viaggio.
Gestione delle app di messaggistica
La sicurezza sulla strada è una priorità, per questo Android Auto supporta app di messaggistica come WhatsApp, Telegram e Skype ma anche Teams per gli utenti Business. Sono progettate per essere usate con il solo comando vocale, evitando di distrarre il guidatore durante la guida. Si possono utilizzare tramite USB o in modalità Android Auto wireless, per una comunicazione sicura da qualsiasi parte.
App
Categoria
Caratteristiche Principali
Google Maps
Navigazione
Mappe dettagliate, aggiornamenti traffico in tempo reale
Waze
Navigazione
Informazioni condivise dalla community, avvisi in tempo reale
Spotify
Musica
Oltre 70 milioni di brani, playlist personalizzate
YouTube Music
Musica
Vasta libreria, accesso a brani ufficiali e cover
WhatsApp
Messaggistica
Comandi vocali, invio e ricezione messaggi
Telegram
Messaggistica
Comandi vocali, messaggi sicuri
Skype
Messaggistica
Chiamate e videochiamate gratuite, tariffe convenienti
Come utilizzare Android Auto senza auto compatibile?
Android Auto integra le funzionalità dello smartphone nell’infotainment dell’auto. Ma non tutti hanno un’auto che lo supporti. Insegneremo come usare Android Auto senza l’auto giusta. Così la guida sarà più sicura e divertente anche in auto non predisposte.
Usare Android Auto su display dell’auto tramite smartphone
Google ha smesso di supportare Android Auto sugli smartphone. Ma molte funzionalità sono ancora accessibili tramite smartphone, grazie a Google Assistant Drive Mode. Con questa modalità, app Maps e Google consentono una navigazione verbale mentre guidi. Questo ti permette di vedere le indicazioni, ascoltare musica e rispondere ai messaggi senza toccare il telefono.
Soluzioni alternative per auto non compatibili
Per auto che non supportano Android Auto, ci sono soluzioni aftermarket. Una opzione è quella di acquistare autoradio o meglio infotainment di Brand di produttori storici di autoradio come Pioneer, Kenwood e Sony offrono soluzioni aftermarket che portano Android Auto sul display dell’auto. Questa possibilità ti da la possibilità di utilizzare le funzionalità dell’app senza comprare una macchina nuova. L’installazione di questi sistemi migliora sicuramente l’integrazione tecnologica dell’auto.
E’ bene sapere quindi che puoi usare Android Auto anche senza un’auto compatibile. Con un impianto speciale aftermarket, l’integrazione con l’infotainment dell’auto diventa semplice. Così sfrutterai Android Auto completamente.
Tutte le auto elettriche hanno una parte di Infotainment molto avanzata e quasi tutte supportano Google Android Auto. Se stai valutando l’acquisto di un auto elettrica e desideri un confronto con le auto termiche puoi utilizzare il nostro tool di comparazione.
Metodi
Descrizione
Modalità Guida di Google Assistant
Usa Google Assistant e Maps per una navigazione sicura e controllata vocalmente.
Impianti Aftermarket
Soluzioni da produttori come Pioneer, Kenwood e Sony per avere Android Auto sul display dell’infotainment.
Come aggiornare e risolvere problemi con Android Auto?
Gli aggiornamenti di Android Auto sono essenziali per il suo buon funzionamento e per introdurre nuove funzionalità. Aggiornare regolarmente permette di utilizzare le ultime novità e di migliorare l’uso complessivo senza dimenticare che aggiornare regolarmente il nostro smartphone ci permette di avere installate sempre le ultime patch di sicurezza.
Guida all’aggiornamento di Android Auto
Per aggiornare Android Auto, è fondamentale avere un dispositivo con Android 8.0 (Oreo) o versioni superiori. L’aggiornamento si effettua attraverso le impostazioni del dispositivo. Non serve scaricare un’app dal Play Store, perché Android Auto fa parte del sistema Android.
Mantenere attivi gli avvisi di aggiornamento è importante per conoscere tempestivamente le nuove versioni. Questo assicura la disponibilità di funzionalità come la modalità split-screen introdotta con l’aggiornamento Coolwalk.
Risoluzione dei problemi di connessione più comuni
Può succedere di avere saltuariamente problemi di connessione con Android Auto, ma si possono superare seguendo dei passaggi di ripristino. In generale come prima cosa è sempre consigliabile l’uso di cavi USB di qualità, meglio se originali e certificati.
Se i problemi persistono, è opportuno assicurarsi che Android Auto sia correttamente attivato nel sistema dell’auto. Cancellare la cache dell’app può essere d’aiuto in molte situazioni. Inoltre, verificare le impostazioni Bluetooth su dispositivo e auto potrebbe risolvere altri tipi di problematiche.
Requisito
Dettaglio
Versione Android
Android 8.0 (Oreo) o successivi
Installazione App
Non necessaria dal Play Store
Cavi USB
Alta qualità e conformi a USB-IF
Compatibilità Auto
Variabile, anche con porte USB
FAQ: Domande frequenti su Android Auto
Android Auto, come Apple Car Play, ha rivoluzionato l’interazione con i veicoli, rendendo la guida più sicura e divertente. Molti veicoli offrono già supporto per Android Auto di serie. Il numero di marchi che supportano questa tecnologia cresce costantemente. Brand rinomati come Alfa Romeo, Audi, BMW e Mercedes-Benz sono solo alcuni esempi.
Per sapere se il tuo veicolo è compatibile, controlla il sito ufficiale di Android Auto o sul sito del produttore. Da queste pagine sarà facile trovare le informazioni più aggiornate sulla compatibilità del modello.
Automobili che supportano nativamente Android Auto: elenco e guide
È importante conoscere quali automobili sono compatibili con Android Auto. Molti dei principali marchi automobilistici del mondo lo supportano. L’utilizzo di Android Auto non si limita a pochi paesi, ma è diffuso in tutto il mondo. Paesi come Stati Uniti, Italia, Germania, Giappone e Australia possono godere di questa tecnologia. Inoltre, sempre più modelli consentono la connessione wireless, riducendo l’ingombro dei cavi.
Come attivare l’avvio automatico di Android Auto?
Per attivare l’avvio automatico, bisogna entrare nelle impostazioni di Android Auto. Lì, si troverà l’opzione per avviarlo automaticamente. Con questa impostazione attiva, Android Auto partirà ogni volta che il telefono si collegherà al veicolo.
Usare un buon cavo USB il primo collegamento è consigliato. Non tutte le automobili richiedono il cavo, alcune permettono la connessione wireless via Bluetooth.
Con sempre più marchi che supportano Android Auto, è importante essere aggiornati. Seguire il sito ufficiale è fondamentale per conoscere le nuove compatibilità e gli aggiornamenti. In caso di problemi, come errori del dispositivo o app che non funzionano, il Centro Assistenza di Android Auto offre soluzioni e supporto.
Finalmente è arrivato, il tanto atteso Decreto Ministeriale sugli incentivi auto 2024 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale 121 del 25 Maggio. Vi state chiedendo come il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 maggio 2024 influenzerà gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti? Leggete questo articolo per scoprire tutte le novità del nuovo Ecobonus 2024 e come usufruire degli incentivi per auto elettriche e ibride.
Sommario
Introduzione agli Incentivi Auto 2024
Quali Sono i Nuovi Incentivi Auto Pubblicati in Gazzetta Ufficiale e come influenzano le imprese del made in Italy?
Chi Può Beneficiare degli Incentivi Auto 2024, comprese le imprese che investono in veicoli made in Italy?
Come Funziona la Piattaforma Ecobonus per la Prenotazione degli Incentivi?
Quali Veicoli Sono Inclusi negli Incentivi Auto 2024?
Dettagli sui Contributi per la Rottamazione
Come Accedere agli Incentivi per l’Acquisto di Veicoli Usati?
Considerazioni Finali sugli Incentivi Auto 2024
Introduzione ai nuovi Incentivi Auto 2024
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 20 maggio 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introduce una serie di nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti. Dopo mesi di attesa e ritardi, che hanno portato a una riduzione delle immatricolazioni nei primi mesi del 2024, il nuovo Ecobonus è finalmente operativo. Il decreto mira a sostenere la transizione verso una mobilità più sostenibile attraverso incentivi economici significativi per chi sceglie auto elettriche e ibride.
Quali Sono i Nuovi Incentivi Auto Pubblicati in Gazzetta Ufficiale?
Rimodulazione delle Risorse Ecobonus 2024
Il decreto prevede una rimodulazione delle risorse per gli incentivi auto 2024, utilizzando i fondi stanziati dai decreti del 6 aprile 2022 e del 4 agosto 2022. Le nuove risorse sono destinate all’acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2, promuovendo così una significativa riduzione delle emissioni inquinanti.
Partono i Nuovi Incentivi, Contributi e Categorie di Veicoli
L’articolo 2 specifica i requisiti per ottenere i contributi e definisce i soggetti beneficiari. I contributi sono concessi per l’acquisto di veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica, omologati in una classe non inferiore a Euro 6. Le emissioni devono essere comprese tra 0-20 g/km di CO2 o tra 21-60 g/km di CO2. Ecco i dettagli sui contributi:
Fascia di emissioni CO2 (g/km)
Contributo senza rottamazione
Contributo con rottamazione
0-20
6.000 euro
11.000 euro
21-60
4.000 euro
8.000 euro
Chi Può Beneficiare degli Incentivi Auto 2024?
Requisiti per Persone Fisiche e Giuridiche
I contributi sono destinati sia a persone fisiche che giuridiche che acquistano veicoli nuovi di fabbrica o usati. Per beneficiare degli incentivi, i veicoli devono essere immatricolati in Italia e mantenuti per almeno dodici mesi.
Limiti di ISEE
Per accedere agli incentivi, è previsto anche un limite di ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Gli incentivi sono più vantaggiosi per chi ha un ISEE sotto i 30.000 euro, promuovendo così l’accessibilità dei veicoli a basse emissioni a una fascia più ampia della popolazione.
Come Funziona la Piattaforma Ecobonus per la Prenotazione degli Incentivi?
Attivazione della Piattaforma Ecobonus
La nuova piattaforma Ecobonus sarà attiva dal 3 giugno 2024 alle ore 10.00, consentendo la prenotazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti. La piattaforma sarà accessibile attraverso il sito ecobonus.mise.gov.it.
Processo di Prenotazione
Il processo di prenotazione degli incentivi sarà gestito attraverso la piattaforma online. Gli acquirenti dovranno registrarsi e fornire i dettagli necessari per la verifica dei requisiti, inclusi i documenti relativi alla rottamazione dei veicoli vecchi. La prenotazione è essenziale per garantire l’accesso ai fondi disponibili.
Quali Veicoli Sono Inclusi negli Incentivi Auto 2024?
Veicoli Nuovi
Gli incentivi coprono principalmente veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica, omologati in una classe non inferiore a Euro 6. I veicoli devono avere emissioni di CO2 comprese tra 0 e 60 g/km.
Veicoli Usati
Anche i veicoli usati di categoria M1 possono beneficiare degli incentivi, purché non abbiano già usufruito di precedenti bonus e siano rottamati veicoli omologati fino a Euro 4.
Veicoli Ibridi Plug-In e GPL
Sono inclusi nei nuovi incentivi anche i veicoli ibridi plug-in e quelli con impianti GPL o metano, favorendo una maggiore diffusione di tecnologie meno inquinanti.
Dettagli sui Contributi per la Rottamazione
Contributi per la Rottamazione
Il decreto prevede specifici incentivi per la rottamazione di veicoli vecchi. Ecco una panoramica dei contributi disponibili:
Veicoli di categoria M1 con rottamazione: Contributo aggiuntivo fino a 5.000 euro per veicoli con emissioni tra 0-20 g/km di CO2.
Veicoli di categoria M1 con rottamazione: Contributo aggiuntivo fino a 4.000 euro per veicoli con emissioni tra 21-60 g/km di CO2.
Rottamazione di Veicoli Fino a Euro 4
Per accedere ai contributi per la rottamazione, il veicolo da rottamare deve essere omologato in una classe compresa tra Euro 0 e Euro 4. Questo provvedimento mira a incentivare la sostituzione dei veicoli più inquinanti con modelli più efficienti e rispettosi dell’ambiente.
Come Accedere agli Incentivi per l’Acquisto di Veicoli Usati?
Incentivi per Veicoli Usati
Il decreto include anche incentivi per l’acquisto di veicoli usati di categoria M1, con un contributo di 2.000 euro, purché il veicolo acquistato non abbia già beneficiato di precedenti incentivi.
Requisiti e Condizioni
Per ottenere gli incentivi, il veicolo usato deve rispettare i requisiti di emissioni e non deve aver usufruito di precedenti bonus. Inoltre, è necessaria la rottamazione di un veicolo omologato fino a Euro 4.
Tabella Riassuntiva
DI seguito la tabella che riassume le combinazioni principale dei Bonus Incentivi Auto 2024 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Emissioni CO2
0-20 g/km (auto elettriche)
21-60 g/km (auto ibride plug-in)
61-135 g/km (auto benzina, diesel GPL e metano)
Isee
> 30.000 euro
< 30.000 euro
> 30.000 euro
< 30.000 euro
> 30.000 euro
< 30.000 euro
Auto rottamata
Euro 0-2
Sconto
11.000 euro
13.750 euro
8.000 euro
10.000 euro
3.000 euro
3.000 euro
Auto rottamata
Euro 3
Sconto
10.000 euro
12.750 euro
6.000 euro
7.500 euro
2.000 euro
2.000 euro
Auto rottamata
Euro 4
Sconto
9.000 euro
11.250 euro
6.000 euro
7.500 euro
2.000 euro
2.000 euro
Sconto senza rottamazione
6.000 euro
7.500 euro
4.000 euro
5.000 euro
0
0
Limite di spesa
35.000 euro senza Iva 42.700 euro con Iva
45.000 euro senza Iva 54.900 euro con Iva
35.000 euro senza Iva 42.700 euro con Iva
Considerazioni Finali sugli Incentivi Auto 2024
Riepilogo dei Punti Chiave
Ecobonus 2024: Il decreto del 20 maggio 2024 introduce nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni.
Piattaforma Ecobonus: Sarà attiva dal 3 giugno 2024 per la prenotazione degli incentivi.
Categorie di Veicoli: Inclusi veicoli nuovi, usati, ibridi plug-in e GPL.
Contributi per Rottamazione: Incentivi aggiuntivi per la rottamazione di veicoli omologati fino a Euro 4.
Limiti di ISEE: Incentivi maggiorati per chi ha un ISEE sotto i 30.000 euro.
Beneficiari: Persone fisiche e giuridiche che acquistano veicoli nuovi o usati e li mantengono per almeno dodici mesi.
Obiettivo: Ridurre le emissioni di CO2 e promuovere la mobilità sostenibile.
Il nuovo piano di incentivi auto 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, rappresenta un passo significativo verso una mobilità più sostenibile. I fondi stanziati e le nuove misure mirano a incentivare l’acquisto di veicoli meno inquinanti, promuovendo una maggiore diffusione di auto elettriche e ibride. È un’opportunità importante per chi desidera cambiare auto, beneficiando di contributi significativi e contribuendo al contempo alla riduzione delle emissioni inquinanti.
Vuoi ricaricare la tua auto elettrica facilmente a casa? La Daze Wallbox è la soluzione perfetta. È una stazione di ricarica che usa il cavo tipo 2. Così, eviti attese alle colonnine pubbliche e soprattutto risparmi ricaricando con le tariffe domestiche.
Questa wallbox ti offre molte scelte per la ricarica. Ad esempio, puoi optare per il modello monofase o trifase. E potrai decidere anche la lunghezza del cavo, tra 5 o 7 metri. Possiede anche il Dynamic Power Management, che aiuta a gestire l’energia, prevenendo i blackout e aiutando ad ottimizzare i carichi di elettricità.
Perché scegliere i prodotti Daze Wallbox per la tua auto elettrica?
Daze è una azienda italiana all’avanguardia nella produzione di soluzioni di ricarica auto. La sua Daze Wallbox è molto popolare e possiede molte funzionalità Questa stazione di ricarica vanta un ottima gestione remota grazie alla componente di connettività molto ben sviluppata. Tutte le funzioni si possono gestire con un’App attraverso una connessione bluetooth o wi-fi inoltre è dotata di un cavo tipo 2.
Chi è Daze
Daze è una giovane impresa di Bergamo specializzata in soluzioni di ricarica per veicoli elettrici, a Febbraio 2024 ha reso noto di aver completato una raccolta fondi da 15 milioni di euro. Lo scopo di questa raccolta di investimenti è un ambizioso progetti di diventare, nel giro di pochi anni, uno dei leader in Europa nel campo della ricarica per auto elettriche e nell’efficienza energetica. Daze è stata concepita nel 2017 grazie all’intuizione di due ingegneri, Giacomo Zenoni e Andrea Daminelli, con l’intento di innovare il sistema di ricarica dei veicoli elettrici, ponendo sempre maggiore enfasi sull’efficienza energetica. Questo iniezione di capitale importante è stato capitanato da Cdp Venture Capital e ha visto la partecipazione anche dell’Eic Fund, gestito dal Consiglio Europeo dell’Innovazione, del fondo di Venture Capital diretto da Simest, e di altri fondi specializzati.
Grazie a questi nuovi fondi, l’impresa è in condizione di rafforzare il suo ruolo in Spagna e Francia e di penetrare in mercati inesplorati. Daze si impegna non solo a completare la sua offerta di dispositivi di ricarica per uso privato e pubblico ma mira anche a introdurre sul mercato una gamma innovativa di prodotti e servizi. Le tecnologie emergenti comprenderanno sistemi di ricarica automatizzati (Comfort Charging), soluzioni per la ricarica bidirezionale (Vehicle to Home e Vehicle to Grid) e nuove proposte per ridurre il costo dell’energia nelle fatture.
Non solo Wallbox
Non c’è solo la dazebox home t, ma anche molti accessori utili. Daze offre tessere RFID per l’autorizzazione alla ricarica. E ha un servizio di installazione professionale per un’iniziale esperienza senza problemi.
Versione Wallbox
Potenza
Cavo Integrato
Monofase
7 kW
3 m, 5 m, 7 m
Trifase
7.4 kW, 22 kW
3 m, 5 m, 7 m
La tabella mostra le varie versioni della Daze Wallbox. Ci sono varie opzioni di potenza e cavo integrato. Questo per adattarsi a diverse esigenze di ricarica.
Installazione wallbox monofase vs trifase: quale scegliere?
Quando vuoi installare una wallbox per la tua auto elettrica, scegli tra monofase e trifase. Devi considerare le caratteristiche della tua casa e le necessità di ricarica. Questa scelta è importante per assicurarti una buona esperienza di ricarica in base alle tue reali necessità.
Confronto tra versione monofase e trifase
La wallbox monofase da 7,4 kW è ottima per la ricarica a casa. Serve circa 10 ore per una ricarica completa per un auto da 74 kW di batteria, ma già con un ora fornisce un autonomia di circa 29 km. È perfetta per caricare durante la notte se hai un contatore standard ed è quella che ho installato nel mio box.
La wallbox trifase da 22 kW è più veloce, ci vogliono solo 3,5 ore per la ricarica di una batteria di 74kW. Ti offre un’autonomia di circa 82 km in un’ora. Ma, devi avere un impianto elettrico che supporti questa potenza e potrebbe essere necessario installare una nuova linea.
Valutare la potenza di ricarica in base all’utenza domestica
In condominio è sempre importante verificare che la linea di corrente che arriva nel box sia collegata al contatore personale, se così non fosse va realizzata. I 3kW sono sufficienti per l’installazione di una Wallbox Monofase e grazie alle funzioni di Power Management non ci saranno rischi di far saltare la corrente se si accende qualche elettrodomestico energivoro durante la ricarica dell’auto. Se si abita in una casa singola e magari si ha l’opportunità di utilizzare un impianto fotovoltaico, l’installazione di una wallbox trifase potrebbe essere valutata soprattutto se si hanno più auto elettriche da ricaricare. È chiaro che i costi per una wallboxtrifase sono decisamente più importanti.
Promo Arera 6 kW Gratis come superare i limiti di potenza del contatore
Se ti servono più potenza di quella che il tuo contatore attuale può dare, è possibile attivare la promo Arera 6 kW Gratis ideale per chi ha i 3kW domestici. Si può installare anche una wallbox trifase senza pagare per cambiare il contatore evitando i costi extra per l’impianto elettrico.
La ricarica domestica con Daze Wallbox: procedura e consigli
La Daze Wallbox ti permette di ricaricare la tua auto elettrica facilmente in casa. Assicurati sempre di seguire le procedure installazione per installarla in modo sicuro e funzionante e soprattutto di utilizzare un elettricista certificato. Daze stessa ha una rete di installatori che possono supportarti in questa procedura.
Tecnico Certificato per un’installazione sicura
Un tecnico certificato da Daze è, infatti, il migliore per installare la wallbox e in generale i prodotti Daze a regola d’arte. Questi professionisti controlleranno il sistema elettrico della tua casa e ti proporranno la migliore soluzione, assicurandoti che tutto l’impianto sia in regola con le norme di sicurezza e rilasciandoti l’opportuna documentazione.
Dynamic Power Management: ottimizzare il consumo
La Daze Wallbox ha il Dynamic Power Management che aiuta a ottimizzare il consumo di energia. Questo impedisce che ci siano sovraccarichi e fa sì che la tua auto carichi velocemente senza stress per il sistema elettrico.
Benefici del sistema Solar Boost grazie all’impianto fotovoltaico
Se si è tra i fortunati ad avere un impianto fotovoltaico, la Solar Boost aiuta a usare meglio l’energia solare. Questo sistema migliora come ricarichi la tua auto, riducendo l’uso dell’energia normale e aiutando a risparmiare.
Caratteristiche
Wallbox Tradizionale
Daze Wallbox con Solar Boost
Ottimizzazione del consumo
Limitata
Massimizzata
Utilizzo dell’energia fotovoltaica
Non supportato
Integrato
Gestione intelligente della potenza
Assente
Dynamic Power Management
Seguendo queste indicazioni e approfittando delle funzioni speciali della Daze Wallbox, la ricarica a casa tua sarà sicura, efficiente e amica dell’ambiente.
I vantaggi del connettore tipo 2 nelle stazioni Daze Wallbox
Le stazioni Daze Wallbox hanno un connettore tipo 2. Questo è il modello standard in Europa per caricare auto elettriche. È perfetto per la ricarica a casa con almeno 3,7 kW.
Compatibilità e sicurezza nel connettore tipo 2
Il connettore tipo 2 va bene con la maggior parte delle auto elettriche e ibride plug-in. È sicuro perché rispetta gli standard europei. Questo rende facile ricaricare e dà tranquillità agli utenti.
Massima potenza disponibile e facilità di uso
Il cavo tipo 2 offre varie opzioni di potenza. Ad esempio, ci sono cavi monofase a 16 o 32 ampère. Si trova anche trifase fino a 32 ampère. Questo assicura la massima potenza possibile, fino a 32A. La ricarica è veloce ed efficiente. In più, il connettore è compatibile con bluetooth e wi-fi. Questo rende tutto molto semplice per l’utente.
Integrazione con veicoli elettrici e ibridi plug-in
Le stazioni Daze Wallbox si collegano bene con auto elettriche e ibride plug-in comuni. La ricarica è fluida indipendentemente dal modello. Ciò rende l’esperienza dell’utente migliore.
Connettività Bluetooth e WiFi della DazeBox: come sfruttarla al meglio
La DazeBox fa la ricarica con l’aiuto di Bluetooth e WiFi. Queste tecnologie fanno sì che la ricarica sia facile e smart. Basta usare l’App Daze per controllare tutto comodamente.
Gestione remota della ricarica tramite l’App Daze
L’App Daze ti dà il controllo ovunque sei. Puoi iniziare, fermare o gestire la carica da smartphone o tablet. E puoi anche settare le preferenze, come l’orario di carica.
Impostazioni personalizzate e monitoraggio dell’energia consumata
La DazeBox usa Bluetooth e WiFi per monitorare quanta energia usi. Ti dice quando hai iniziato a caricare, quanto è durata l’operazione e l’energia consumata. E anche puoi personalizzare le impostazioni, come spegnere WiFi o fermare la carica.
Aggiornamenti firmware e funzionalità grazie alla connettività avanzata
Con il Bluetooth e il WiFi, la DazeBox si aggiorna sempre. Questi aggiornamenti portano nuove funzioni e miglioramenti. Per chi ha dei pannelli solari, c’è un beneficio in più. Puoi unire la carica con l’energia solare, ottimizzando l’uso dell’elettricità.
Apple CarPlay trasforma il tuo iPhone in un assistente di viaggio in auto. Puoi usare tutte le funzioni del tuo telefono con facilità. Questo include rispondere a chiamate, messaggi e ascoltare musica, senza distrarti. Scopriamo Apple Car Play come funziona.
Ti colleghi tramite USB o wireless. Questo ti permette di tenere gli occhi sulla strada mentre godi della tecnologia.
CarPlay funziona con oltre 600 modelli di auto. Tra questi ci sono numerosi brand da Audi a Toyota sino a Volkswagen. Apple Car Play Include anche molte applicazioni che rendono la guida più piacevole.
Controlla sempre se il tuo iPhone è compatibile con CarPlay, poiché i requisiti possono cambiare nel tempo. Apple migliora continuamente questo sistema, rendendolo sempre più utile e sicuro.
Introduzione a CarPlay: cos’è e come funziona con iPhone
CarPlay di Apple ti permette di usare le applicazioni del tuo iPhone sulla tua auto. Questo rende la guida più sicura e riduce le distrazioni. Puoi fare chiamate, leggere messaggi e ascoltare musica usando il touchscreen o Siri. Se vogliamo semplificare replica lo schermo del nostro telefono sullo schermo più ampio dell’auto.
Caratteristiche principali di CarPlay
CarPlay funziona con tutti i dispositivi iOS recenti e ti collega via USB o senza fili. In modalità senza fili, non serve collegare fisicamente il telefono. L’interfaccia di CarPlay risulta molto simile a quella del tuo iPhone, rendendo l’utilizzo immediato e semplice.
Differenze tra CarPlay e Android Auto
Android Auto è molto simile a CarPlay di Apple anche se graficamente risulta più completo CarPlay ma questa è la mia personale opinione. Entrambi i sistemi funzionano sia con il collegamento via cavo che wireless, inoltre possono funzionare con i rispettivi assistenti vocali Siri di Apple e OK Google per Android
Apple CarPlay va usato con un iPhone e con un cavo originale Apple. È noto per funzionare molto bene con Siri. Così, puoi usare i comandi vocali mentre guidi. Non è garantito che tutte le auto funzionino con CarPlay o Android Auto. Questo è importante da sapere prima di scegliere come connettere il telefono alla tua auto.
Entrambi CarPlay e Android Auto aiutano a concentrarsi di più sulla strada. Offrono comandi vocali per non dover toccare il telefono. CarPlay funziona con oltre 600 tipi di auto e supporta app come Google Maps e Spotify.
Apple e Google aggiornano regolarmente questi sistemi, per questo è sempre importante tenere aggiornato iPhone all’ultima release.
Configurare CarPlay con il tuo iPhone
Per mettere CarPlay sul tuo iPhone, segui alcune tappe importanti. Prima di tutto, controlla che la tua auto e il tuo telefono siano compatibili con CarPlay. CarPlay funziona con iOS 13 e versioni più nuove. Può essere usato tramite USB o senza fili. Verifica che Siri sia acceso sul tuo iPhone.
Passaggi per collegare il tuo iPhone con CarPlay
Ecco i passi per congiungere il tuo iPhone con CarPlay:
Accendi l’auto.
Assicurati che Siri sia acceso sul tuo iPhone.
Collega l’iPhone al cruscotto usando l’apposito cavo USB o rete wireless.
Guarda quello che dice lo schermo dell’auto per configurare CarPlay.
Apri Impostazioni > Generale > CarPlay sul telefono. Scegli il nome della tua auto.
Usare un cavo USB o la modalità wireless per la connessione
Le auto più nuove supportano CarPlay con cavo o senza fili direttamente dall’impianto di infotainment dell’auto. Alcuni brand si ostinano a mettere come optional a pagamento il collegamento tra l’autoradio e Apple CarPlay. Generalmente per collegare l’IPhone occorre partire dal cavo originale e speso alcuni modelli di auto, hanno bisogno di aggiornamenti per usare CarPlay in modo wireless o tramite cavo.
La compatibilità di CarPlay è molto elevata sia via cavo che wireless dove è compatibile. vanno bene con CarPlay via cavo o senza fili. Con CarPlay puoi dire a Siri cosa fare o usare i controlli dell’auto, come lo schermo o i tasti. Con iOS 15, Siri legge i tuoi messaggi in arrivo anche in macchina.
Metodo di Connessione
Passaggi
Note Importanti
Cavo USB
Accendere l’auto.
Collegare l’iPhone con l’apposito cavo USB.
Abilitare Siri.
Segui le istruzioni sul display dell’auto.
Vedere se il cavo funziona bene.
Modalità Wireless
Accendere l’auto.
Abilitare il Bluetooth e il Wi-Fi sul tuo iPhone.
Trovare il nome della tua auto nella rete CarPlay.
Seguire le istruzioni che appaiono sull’auto.
Controllare che il segnale sia forte e pulito.
Come detto ci sono più di 600 tipi di auto che supportano CarPlay. Audi, BMW, Ford, Mercedes-Benz, Nissan, Toyota, e tanto altri brand garantiscono la compatibilità con aggiornamenti software della parte infotainment. Prima di fare qualcosa, assicurati che il tuo veicolo possa usare CarPlay sia con il cavo che senza e che il sistema sia aggiornato.
Utilizzare app e funzioni di Siri su CarPlay
Apple CarPlay collega il tuo iPhone all’auto. Ti aiuta a usare il telefono in sicurezza mentre guidi. Puoi gestire chiamate, leggere messaggi e usare Siri senza distrarti dalla guida.
Gestire chiamate, messaggi e notifiche tramite Siri
Siri è molto utile con CarPlay. Ti permette di fare tante cose con la voce. Ad esempio, può leggere i messaggi e tu puoi rispondere senza smettere di guardare la strada.
Puoi dire “Manda un messaggio a [Nome]” oppure “Scrivi a [Nome] su WhatsApp” e poi il testo del messaggio. Così è facile e sicuro comunicare mentre sei in auto.
Le migliori app compatibili con CarPlay
Con CarPlay, puoi usare molte app dal tuo telefono sull’auto. Ti servono controlli intuitivi, come un touchscreen. Queste sono alcune app ottime da usare con CarPlay:
Google Maps – aiuta a trovare la strada con facilità
WhatsApp – per scrivere messaggi in modo semplice
Spotify – per ascoltare la musica che ami
Audible – perfetto per gli audiolibri in viaggio
Con iOS 17, puoi anche condividere la musica con gli amici usando SharePlay. CarPlay fa in modo che sia facile goderti questa funzione insieme. Ricorda, però, che alcune app potrebbero non funzionare con CarPlay come dovrebbero.
Per sistemare le app su CarPlay, vai in Impostazioni > Generale > CarPlay. Se si vuole disattivare CarPlay, si può fare comodamente da lì. È anche possibile scegliere quali app mostrare durante la guida con pochi clic.
Usare CarPlay è molto semplice. Grazie alle tante app disponibili e a Siri, la guida diventa più sicura e divertente. CarPlay si adatta a quasi ogni modello di auto, offrendo un’esperienza di guida interattiva.
Problemi comuni e soluzioni con CarPlay su iPhone
I problemi con CarPlay sono comuni, ma si possono risolvere facilmente. È importante usare un buon cavo USB, specialmente con auto che supportano CarPlay tramite cavo. Un cavo difettoso può non essere un grado di creare una connessione stabile e di dare accesso a CarPlay. Per evitare di non poterlo utilizzare durante un lungo viaggio è sempre consigliabile avere un cavo di riserva in auto per ogni evenienza.
Per controllare la modalità di abbinamento Bluetooth e il Wi-Fi è necessario riconfigurare queste impostazioni, un reset spesso risolve molti problemi. Andando in Impostazioni > Generale > CarPlay si vede se l’iPhone è correttamente connesso all’auto.
Problemi di connessione e come risolverli
Se il problema di mancata connessione persiste, aggiornare il software può esssere una buona idea. Gli aggiornamenti migliorano la compatibilità tra l’iPhone e CarPlay. Inoltre, sistemano malfunzionamenti di CarPlay. Assicurarti di aggiornare regolarmente anche il software dell’auto.
Aggiornare il software per risolvere malfunzionamenti di CarPlay
Per aggiornare l’iPhone, vai in Impostazioni > Generale > Aggiornamento Software. A volte, riavviare il dispositivo può pure aiutare. Se necessario, fare un reset delle impostazioni di rete: Impostazioni > Generale > Ripristina > Ripristina Impostazioni di Rete. Questo passo aiuta a risolvere problemi di connessione. Infine, tenersi informati con il supporto Apple è sempre utile per le ultime soluzioni.
Il futuro di CarPlay: novità e annunci Apple
L’ecosistema CarPlay di Apple si arricchisce con nuove funzionalità. Le migliorie offrono un’esperienza di guida più coinvolgente. Apple iniziò il progetto Titan (leggasi CarPlay) per creare un sistema auto avanzato nel 2008.
Oggi, Apple CarPlay è già in 9 auto su 10 vendute negli USA. Il 75% degli acquirenti desidera trovarlo nel proprio veicolo. Un sistema operativo dedicato ai veicoli Apple potrebbe essere lanciato prossimamente.
Le novità più importanti di CarPlay includono un’interfaccia simile a quella dell’iPhone. Questo aggiornamento permette di accedere facilmente all’intrattenimento, alle informazioni e alla navigazione. Con le app di terze parti, l’esperienza è ancora più completa.
Recentemente, CarPlay ha introdotto il supporto per le app delle stazioni di servizio. Ora, è possibile pagare il carburante direttamente dal sistema di bordo con PACE Drive.
Le ultime novità e aggiornamenti di CarPlay presentati da Apple
Un’innovazione significativa è l’uso dell’iPhone per sbloccare e accendere l’auto con CarPlay. Questo non solo incrementa la sicurezza ma aumenta anche i veicoli compatibili con il sistema. Lo schermo dell’auto può mostrare molte app utili per la guida.
Il mercato si sta spostando verso standard più globali. I produttori stanno personalizzando le piattaforme elettriche. Questo apre le porte a possibili collaborazioni tra Apple e produttori cinesi. Apple cerca costantemente di innovare, preparandosi al futuro del settore.
Apple ha inoltre annunciato l’aggiornamento iOS 16 durante la WWDC 2022. Questo comprende funzionalità mirate all’automobile. L’obiettivo è rafforzare la posizione di Apple nel settore, supportando iniziative come PACE Telematics.
Statistiche
Dati
Presenza di Apple CarPlay nelle nuove auto negli USA
90%
Acquirenti che si aspettano CarPlay a bordo
75%
Lancio Nuovo Apple Car Play (rumors)
Entro 2025
Conclusioni
Apple CarPlay ha cambiato il modo in cui usiamo l’iPhone in auto. Ci permette di collegare l’iPhone all’auto con filo o senza, per usare le app in modo facile e sicuro. Questo aiuta a stare attenti alla guida, mantenendo la sicurezza.
Con CarPlay, possiamo parlare all’auto per fare molte cose, come chiamare o mandare messaggi, senza guardare altrove. Anche se non possiamo guardare video di YouTube mentre guidiamo, possiamo usare voci per usare WhatsApp e Telegram senza problemi.
Apple e altre aziende stanno anche offrendo un sacco di promozioni, come tre mesi gratis di Amazon Music HD. Questo fa sì che molta gente preferisca Amazon Music HD a Spotify. È una novità molto interessante sul mercato della musica online.
Una cosa bella di CarPlay è la compatibilità con molti brand e modelli oggi in commercio. Non è necessario avere l’ultimo modello di auto per poterlo utilizzare spesso è sufficiente un aggiornamento dell’impianto di infotainment dell’auto. In questo modo, tutti possiamo restare connessi e guidare in sicurezza, utilizzandolo con tanti dispositivi diversi.
La manutenzione delle auto elettriche è un passaggio obbligatorio come per tutti i possessori di auto. Serve a mantenere alta l’efficienza energetica e a garantire sicurezza. Le auto a batteria hanno bisogno di controlli regolari come tutte le auto termiche o ibride, ma gli interventi risultano essere solitamente più facili e meno costosi. Se possiedi una Tesla ti consiglio di leggere il nostro test in officina sulla manutenzione specifica della Model 3 fatto con Davide Rossi.
Ogni marca propone un proprio piano di manutenzione ma in media un auto EV deve essere controllata ogni 30.000 km. Questo chilometraggio è il doppio previsto per un’auto a benzina. Durante queste ispezioni, si guardano molti aspetti, come lo stato della batteria e i freni.
La batteria di un’auto elettrica può durare moltissimo e il deterioramento dipende da molti fattori in generale è sempre bene controllare lo stato di salute della batteria ad ogni tagliando. Ipotizzando una manutenzione di controllo annuale un costo medio costa circa 100 euro, questa cifra è inferiore di oltre il 40% rispetto alle auto tradizionali. Il motivo principale per un controllo annuale su una macchina elettrica è solitamente la necessità del giro delle gomme o la sostituzione gomme estive e invernali.
Ma le buone notizie non finiscono qui. Elementi come freni e ammortizzatori si consumano più lentamente. Questo riduce ulteriormente le spese per la manutenzione. Inoltre, con le auto elettriche risparmi sui costi al km grazie ad un consumo di energia ridotto e offrono vantaggi fiscali, in alcune regioni il bollo auto è scontato del 100% a vita.
Il mercato delle auto verdi in Italia sta crescendo lentamente ma in modo costante. Questo è grazie alla maggiore attenzione per l’ambiente ma soprattutto grazie ai sussidi governativi per chi sceglie la e-mobility, finalmente il 21 Maggio partiranno i nuovi incentivi 2024.
Quando è il Momento di Fare il Tagliando a un’Auto Elettrica?
È importante sapere quando fare il tagliando di un’auto elettrica. Questo mantiene l’auto in buone condizioni e la fa durare di più. Normalmente sono le case automobilistiche che ti dicono quando farlo, a seconda del tipo di auto e di come la utilizzi indicandoti anche il tipo di intervento da effettuare.
Scopriamo quando è meglio farlo e le differenze con i veicoli a motore tradizionale.
Intervalli Consigliati per il Tagliando dell’Auto Elettrica
Le auto elettriche vanno tagliandate in media ogni 12-18 mesi oppure ogni 30.000 km, circa. Dipende dal marchio. Per esempio, le Volkswagen ID hanno bisogno di manutenzione ogni due anni, senza chilometraggio limite. Se parliamo di Tesla Model S, invece, il filtro abitacolo ad esempio va cambiato ogni tre anni.
Le batterie hanno una tutte in generale garanzia di lunga durata, solitamente intorno agli 8 anni o 150.000-200.000 km. Questo fa sì che durante i tagliandi la batteria in generale viene solo ispezionata, è possibile chiedere anche una verifica dello stato di salute usando ad esempio APP Power Check Control. Il motore elettrico si usura meno di quello a combustione perché ha meno parti meccaniche ed è concettualmente più semplice e questo negli anni ha un impatto importante.
Differenze tra Tagliando Auto Elettrica e Auto a Combustione
Il tagliando di un’auto elettrica è diverso da quello delle auto tradizionali. Elettriche e tradizionali hanno bisogni di manutenzione diverse. Sulle elettriche il tagliando è generalmente più un controllo del motore elettrico e un cambio di parti poco costose come ad esempio i filtri aria. Il motore a combustione richiede più manutenzione e richiedono cambi olio e filtri più spesso.
Le elettriche sono anche più tecnologiche più smart segnalandoti le manutenzioni è vero che nelle ultime auto a combustione è stata molto spinta la parte smart spesso maturata dall’esperienza elettrica. Ad esempio, il tagliando di una Fiat 500 elettrica costa circa 100-120 euro, un tagliando, sempre per una 5000 ma con motore a combustione costa 150-170 euro.
Il tagliando di una auto elettrica quindi costa meno, parliamo di un taglio che può aggirarsi tra il 20 e il 40%. Nell’esempio della Fiat 500 elettrica, il risparmio è 35%. Quindi, oltre a essere ecologiche, non c’è dubbio che le auto elettriche siano anche convenienti per i tagliandi.
I Costi di Manutenzione delle Auto Elettriche vs Auto Tradizionali
Le auto elettriche stanno crescendo in popolarità in Italia. Non solo sono migliori per l’ambiente, ma danno anche vantaggi economici. I costi di manutenzione sono più bassi rispetto ai veicoli che usano benzina o diesel. La manutenzione è più semplice e costa meno. Questo grazie alla loro meccanica più semplice e a meno parti che si usurano.
Auto come la Fiat 500 elettrica aiutano a risparmiare. Rispetto al modello a benzina, si risparmia il 35%. Questo risparmio viene dalla minore necessità di cambiare olio e filtri e dall’energia recuperata durante la frenata. Questa tipo di frenata rigenerativa tipica di tutte le auto elettriche, ha un impatto diretto sulla riduzione dell’usura dei freni.
Di seguito, troviamo un confronto dettagliato dei costi di manutenzione tra diversi tipi di veicoli. I modelli includono city car come la Fiat 500 e auto più grandi come la Tesla Model 3.
Tabella Confronto dei costi di manutenzione tra veicolo elettrico, diesel e benzina
Veicolo
Tipo
Prezzo del tagliando (€/anno)
Costo della manutenzione ordinaria (€/anno)
Fiat 500
Elettrico
100-120
300-500
Fiat 500
Benzina
150-170
600-800
Smart fortwo EQ
Elettrico
50
200-400
Volkswagen Golf
Diesel
200
700-1000
Tesla Model 3
Elettrico
80
200-300
Un veicolo elettrico costa meno da mantenere, il risparmio medio è circa il 30% in meno dei veicoli a benzina o diesel.
Il costo del tagliando per un’auto elettrica
In Italia, le vendite di auto elettriche stanno aumentando, portando benefici economici. Le auto elettriche richiedono manutenzione ogni 30.000 chilometri circa oppure annualmente, ma non per tutte le marche, per percorrenze minori. Grazie al recupero dell’energia, hanno bisogno di meno interventi di manutenzione. Tutto questo riduce il costo della manutenzione ordinaria.
In conclusione, le auto elettriche come quelle di Fiat, Volkswagen, Tesla e Smart non risultano essere ottime soluzioni di mobilità rispettosa per l’ambiente ma anche per il portafoglio, offrendo risparmi notevoli sui costi di manutenzione.
Manutenzione Ordinaria e Straordinaria per le Auto Elettriche
La manutenzione dei veicoli elettrici rimane necessaria per mantenere uno standard di sicurezza ed efficienza elevato. I lavori da fare durante il tagliando dipendono dal tipo di veicolo, dall’uso e dalla tabella operativa fornita dal costruttore. Vediamo insieme alcuni interventi chiave.
Pneumatici, freni e manutenzione ordinaria
Nella manutenzione regolare, la cura dei pneumatici e dei freni è molto importante. I freni elettrici si usurano meno, ma bisogna comunque controllarli sempre durante i tagliandi. Questo assicura che la macchina freni bene in ogni situazione.
Sostituzione dei filtri e raffreddamento nella manutenzione straordinaria
I lavori più impattanti nel tagliando di un auto elettrica sono cambiare i filtri e controllare il raffreddamento è fondamentale. I filtri, il liquido e il sistema di raffreddamento devono essere sempre a perfetti perché prevengono potenziali danni importanti e garantisco un auto più longeva.
Gestione della batteria e dell’autonomia nel tempo
La batteria è la parte che genera più paura nel passaggio all’elettrico. Un informazione spesso errata ci ha inculcato la paura di una batteria che può essere fonte di costosissimi problemi. I numerosi modelli usati e i test effettuati su auto con oltre 500.000 mila chilometri, smentiscono in modo netto queste paure. Certo un usura è inevitabile nel tempo, ma spesso dopo oltre 10 anni di utilizzo si trovano batteria con un efficienza superiore del 90%. Sicuramente per far durare più anni la batteria perdendo solo qualche punto percentuale sull’autonomia, bisogna prestare attenzione ad utilizzare correttamente le ricariche preferendo dove possibile quelle lente rispetto alle ultra veloci. Questa attenzione seguita da controlli regolari da esperti mantengono la nostra auto elettrica perfetta nel tempo.
Attività di Manutenzione
Frequenza Media
Costo Medio (€)
Controllo pneumatici / giro
Annuale
50
Verifica impianto frenante
Annuale
75
Sostituzione filtro aria
Ogni due anni
30
Ricarica e verifica sistema di raffreddamento
Ogni tre anni
60
Manutenzione batteria e impianto elettrico
Ogni sei mesi
120
I costi di manutenzione sono minori che per i modelli tradizionali. Si può arrivare a risparmiare fino al 75% nei primi sei anni rispetto ad una termica.
Consigli per Prolungare la Vita della Tua Auto Elettrica
Prolungare la vita di un’auto elettrica richiede il seguire pratiche di manutenzione auto semplici. Questi suggerimenti non migliorano solo la tua auto. Aiutano anche a ridurre i costi e l’energia usati nel tempo.
Stile di guida e impatto sulla durata della batteria
Guidare in modo tranquillo o meglio a codice della strada è una delle chiavi per aumentare la durata della batteria. Mantenere una velocità costante usando i sistemi ADAS come ad esempio il cruise control adattivo e frenare in modo rigenerativo con la funzione “one pedal” tipica delle auto elettriche, non solo aiuta a risparmiare energia ma anche a prolungare la vita dei freni.
Usare la frenata rigenerativa quindi fa bene anche alle batterie. Questo processo aiuta a risparmiare e a fare durare di più i dispositivi energetici.
Mantenere una velocità costante
Utilizzare la frenata rigenerativa per recuperare energia
Evita accelerazioni e frenate inutili
Non tenere pesi inutili per giorni nel portabagagli
L’importanza della ricarica corretta per la manutenzione
Una ricarica corretta è essenziale per le batterie. Caricare al 100% solo quando necessario è la regola di base. Altra regola a supporto di qualsiasi batteria elettrica, partendo dai cellulari sino alle nostre auto, è quella di mantenere la carica della batteria, nella quotidianità dell’utilizzo, tra il 20% e l’80%. Questo previene danni e prolunga la loro vita. Scegliere normalmente ricariche lente nelle fasi di fermo auto come la notte, rimane la scelta migliore, come quella di non far scaricare mai del tutto la batteria. Chiunque utilizzi un auto elettrica impara in breve tempo a pianificare i viaggi memorizzando dove ricaricare l’auto. a
Mantenere la carica tra il 20% e l’80%
Evitare ricariche ultraveloci frequenti
Pianificare percorsi con stazioni di ricarica regolari
La media di risparmio nei tagliandi è di circa il 35% in meno e nella manutenzione ordinaria può arrivare al 70% di risparmio rispetto ad un auto a motore. Abbiamo fatto un contenuto specifico sulla manutenzione ordinaria di un auto elettrica come Tesla.
Provando a calcolare questi risparmi anni su una vita media di un auto e ognuno secondo il proprio utilizzo è facile intuire quanto si possa ottenere in termini di benefici economici. Questi risparmi però sono in buona parte compensati dal maggior costo iniziale dell’auto elettrica rispetto alla versione termica e per questo motivo gli incentivi risultano fondamentali per provare a fare questo cambio di alimentazione e migliorare la qualità dell’aria delle nostre città.