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Wallbox A2A

Wallbox A2A: come installarla in casa, perché conviene e quanto si risparmia

L’auto elettrica sta diventando una realtà sempre più diffusa in Italia, e la ricarica domestica è oggi considerata la soluzione più comoda e sicura per chiunque voglia gestire la propria mobilità elettrica senza stress. L’installazione di una Wallbox A2A a casa (in box privato o condominiale) può infatti garantire un notevole risparmio di tempo, un monitoraggio dei consumi più accurato e una maggiore sicurezza rispetto a una normale presa Schuko.

In questa guida approfondiremo diversi aspetti: i vantaggi di una wallbox rispetto alla ricarica tradizionale, la potenza del contatore necessaria, le principali norme condominiali, il funzionamento del load management e perfino un’occhiata ai tempi di ricarica in base ai kW disponibili. Infine, daremo un rapido sguardo alla promozione 2025 di A2A che offre la possibilità di rateizzare l’acquisto della Wallbox a tasso zero, senza tuttavia focalizzare tutto l’articolo sull’offerta in sé.

Cosa significa ricaricare a casa con una Wallbox A2A

Scegliere di installare una a2a stazione di ricarica domestica (o “Wallbox A2A”) vuol dire passare da un approccio “improvvisato” (la presa Schuko) a una vera e propria infrastruttura pensata per erogare potenze più alte (da 3,7 kW fino a 22 kW, a seconda del modello e dell’impianto).

Ecco, in sintesi, i principali benefici:

  1. Maggior sicurezza: La wallbox è progettata per dialogare con il veicolo elettrico, interrompendo la carica quando la batteria è piena o in caso di anomalie. Invece, la presa Schuko non è pensata per erogare costantemente alti amperaggi.
  2. Velocità di ricarica: Anche a 3,7 kW, si riducono i tempi rispetto ai circa 2 kW di una Schuko. E con 7,4 kW o 11 kW, i tempi si dimezzano ulteriormente.
  3. Funzionalità smart (nella versione Plus): Alcuni modelli A2A includono un’app per programmare la carica, monitorare i consumi e gestire l’energia in base alla disponibilità del contatore.
  4. Possibilità di integrare agevolazioni e piani tariffari: Se sei già cliente A2A Energia, puoi sfruttare piani luce più vantaggiosi nelle fasce serali/notturne.

Per questo motivo, passare alla Wallbox risulta una scelta quasi obbligata per coloro che desiderano rendere l’esperienza di ricarica domestica più efficiente e meno “fai da te”.

Installazione in condominio e normativa di riferimento

Uno dei temi più “scottanti” riguarda l’installazione della wallbox in condominio. L’ordinamento italiano, soprattutto negli ultimi anni, si è progressivamente adeguato per favorire l’adozione di veicoli elettrici. Oggi è possibile, a certe condizioni, installare una colonnina anche in un box o posto auto condominiale con relativa facilità.

Passi da seguire

  1. Comunicazione all’amministratore: Devi informare l’assemblea dell’intenzione di installare una colonnina. Se l’impianto non incide su parti comuni in maniera significativa (es. non ci sono opere murarie invasive), spesso basta una comunicazione scritta.
  2. Accordo condominiale: Qualora serva passare cavi in aree comuni, può essere richiesto un voto in assemblea. La legge prevede, tuttavia, che non possa essere negato il consenso se non per motivi seri e comprovati.
  3. Marcatura del box: Alcuni regolamenti locali o i Vigili del Fuoco raccomandano di apporre un cartellino (o un adesivo) sul box che segnali la presenza di un punto di ricarica. Questo è utile in caso di interventi di emergenza.

Gestione dei costi e dei consumi comuni

Se la colonnina viene allacciata al tuo contatore privato, i costi di energia restano a tuo carico senza incidere sugli altri condomini. Se invece (caso raro) la ricarica sfrutta la corrente condominiale, dovrai installare un apposito sistema di contabilizzazione dei consumi. In genere, è consigliabile comunque usare il tuo contatore per evitare fraintendimenti sulle bollette comuni.

A2A wallbox Garage
A2A wallbox Garage

Quanti kW servono davvero? Il ruolo del contatore

Una delle prime domande che emergono è: “Devo aumentare la potenza del contatore per installare la Wallbox?”. La risposta dipende da quanta potenza vuoi erogare.

  • 3,7 kW: Ricarica più veloce di una Schuko, ma comunque paragonabile a un ciclo di 8-10 ore notturne per una batteria media di 40-50 kWh. Se hai un contatore da 3 kW potresti “tirare” un po’, a patto di non accendere contemporaneamente troppi elettrodomestici.
  • 7,4 kW: Ideale se hai una vettura con batteria di 50 kWh e desideri caricare durante la notte in 6-8 ore, facendo un “pieno” completo. Per sfruttarla pienamente può essere preferibile passare a un contatore da 4,5 o 6 kW.
  • 11 kW o 22 kW: Qui i tempi si accorciano molto (un pacco batteria da 50 kWh può caricarsi in circa 4-5 ore a 11 kW, o anche 2-3 ore a 22 kW), ma serve un contratto di fornitura di potenza adeguata (tipicamente >6 kW). Attenzione però che non tutti i veicoli supportano i 22 kW in AC.

Load Management: come evitare il distacco

Per non incappare nel “salto del contatore” mentre lavastoviglie e condizionatore sono in funzione, la wallbox moderna può essere dotata di Load Management. Questo sistema “legge” i consumi istantanei di casa e regola la potenza verso l’auto in tempo reale. Così, se accendi il forno, la wallbox abbasserà momentaneamente la potenza, evitando il superamento della soglia contrattuale.

Confronto dei tempi di ricarica: Wallbox vs Schuko vs Ricarica Pubblica

Uno dei metodi più chiari per capire l’importanza della wallbox è vedere i tempi di ricarica. Immaginiamo di avere un’auto elettrica con una batteria da 50 kWh, abbastanza diffusa. Ipotizziamo di partire da un SOC (State of Charge) di circa 0% e arrivare al 100%. I risultati lineari sono quelli della tabella e chi ha un elettrica sa bene che non sono reali. Le tempistiche sono più lunghe e dipendono dalla curva di ricarica delle auto quindi non è possibile generalizzare, il grafico serve per darci un idea.


Nota: i tempi sono indicativi e variano da auto ad auto, poiché l’efficienza di ricarica e la curva di carica possono cambiare. Inoltre, a potenze elevate, la batteria rallenta la carica negli ultimi punti percentuali per preservare la longevità delle celle.

Vantaggi concreti di ricaricare di notte con una Wallbox

  1. Tariffe ridotte: Molti fornitori, compresa A2A, offrono piani con costi dell’elettricità più bassi nelle ore serali e notturne. In media, puoi risparmiare un buon 20-30% sulla bolletta, se carichi tra le 23:00 e le 07:00.
  2. Auto sempre pronta: Ricaricando di notte, al mattino troverai la batteria completamente carica. Non dovrai fermarti a colonnine pubbliche durante il tragitto giornaliero.
  3. Minori picchi di domanda in casa: Se non utilizzi grossi elettrodomestici nelle stesse fasce orarie, potrai sfruttare tutta la potenza a disposizione per la wallbox.

Sicurezza: perché la presa Schuko non è consigliata

Alcuni si chiedono: “Ma perché dovrei spendere per una wallbox se posso attaccare direttamente l’auto alla presa di casa?”. La verità è che una Schuko, progettata per carichi non continuativi, a potenze elevate per molte ore consecutive può surriscaldarsi, rischiando di danneggiare l’impianto o generare situazioni di pericolo.

La Wallbox A2A invece include:

  • Protezione differenziale integrata (o comunque obbligatoria in quadro).
  • Comunicazione con il veicolo (protocollo di sicurezza che interrompe la carica quando necessario).
  • Monitoraggio costante della temperatura e delle tensioni elettriche.

Di conseguenza, soprattutto se prevedi di caricare la tua auto elettrica ogni giorno, la spesa per la wallbox risulta giustificata dal maggior livello di affidabilità e sicurezza.

Tool e funzioni smart: la versione Plus di Wallbox A2A

Non tutte le wallbox sono uguali. Chi desidera un maggiore controllo sui consumi, programmazioni orarie e integrazioni con app su smartphone può optare per una Wallbox Smart come la Wallbox A2A Plus o la DAZE. Le funzioni smart tipiche includono:

  1. App di gestione: controlli lo stato di carica in tempo reale, imposti gli orari di avvio e stop.
  2. Load management intelligente: come spiegato prima, modula la potenza in base ad altri consumi domestici.
  3. Statistiche: sai quanti kWh hai consumato, quanto hai speso e se hai rispettato i limiti giornalieri che ti eri prefissato.

Questa digitalizzazione della ricarica ti aiuta a “giocare” con le tariffe energetiche, massimizzando il risparmio e rendendo l’esperienza più interattiva.

L’offerta 2025 di A2A: rate a tasso 0% e TAEG 0%

Senza voler essere una sponsorizzazione, credo valga la pena menzionare che A2A ha attivato (fino al 31/12/2025) una promo con 36 rate mensili a tasso 0%. Ciò significa:

  • Nessun interesse (TAN FISSO 0,00%, TAEG 0,00%) e importo totale diviso in comode rate.
  • Installazione standard inclusa (fino a 10 metri di cavo, collegamenti e collaudo).
  • Possibilità di avere la Wallbox standard (7,4 kW) o la Plus (7,4 kW Wi-Fi) con una differenza di prezzo tra i due modelli.

Chiaramente l’approvazione del credito dipende dalla valutazione degli enti finanziari, e in caso di necessità di opere extra non comprese nell’“installazione standard” verranno esposti i costi in un preventivo successivo.

FAQ: risolviamo i dubbi più comuni

Ho un contatore da 3 kW, posso installare una wallbox da 7,4 kW?

Potresti installarla, ma non la sfrutteresti al massimo con un contatore da 3 kW. Se intendi ricaricare a 7,4 kW reali, serve un contatore da almeno 4,5 kW (meglio 6 kW se hai altri elettrodomestici). Altrimenti puoi usare il load management per evitare il distacco di corrente, ma non avrai sempre la piena potenza di ricarica.

Vivo in condominio: servono permessi speciali?

Devi notificare la tua intenzione di installare la colonnina all’amministratore. L’assemblea condominiale può opporsi solo in circostanze specifiche (problemi di sicurezza o impatto su parti comuni). In molti casi è sufficiente la comunicazione. Se devi passare tubazioni in aree comuni, serve una delibera ufficiale.

Come funziona il cartellino sul box?

Alcuni regolamenti consigliano di apporre un cartellino che indichi “Punto di Ricarica EV” o simili, utile per i vigili del fuoco o tecnici in caso di emergenza. Non è obbligatorio ovunque, ma è spesso considerato buona pratica.

La presa Schuko non basta per chi ricarica un’ibrida plug-in?

Se hai un’ibrida plug-in con batteria piccola (es. 10-13 kWh), potresti cavartela con la Schuko. Ma sappi che i tempi rimangono comunque lunghi (5-6 ore), e la presa non è pensata per carichi intensi e prolungati. La wallbox, anche a 3,7 kW, risulta più affidabile.

Quali sono i costi medi in bolletta ricaricando da casa?

Dipende dalla tariffa del kWh e dal tuo stile di guida. Con una media di 0,25-0,30 €/kWh in fascia notturna (può variare), per “fare il pieno” a una batteria da 50 kWh, spenderai circa 12-15 €. Questo costo è generalmente più conveniente rispetto alle colonnine pubbliche a consumo.

Conclusioni: perché la Wallbox A2A è un investimento strategico

Installare la Wallbox A2A o in generale una wallbox non è solo una scelta di “upgrade” tecnologico, ma anche un investimento sul lungo periodo. Permette di trasformare la ricarica dell’auto elettrica in un gesto quotidiano e senza stress:

  • Meno code alle colonnine pubbliche.
  • Migliore controllo sulle spese, grazie a tariffe casalinghe spesso più basse.
  • Più sicurezza e riduzione dei rischi di surriscaldamento rispetto alla Schuko.

Se poi aggiungiamo la possibilità di rateizzare a tasso zero e un servizio di installazione “chiavi in mano” che si occupa di sopralluogo, posa e dichiarazioni di conformità, il quadro diventa ancor più interessante. Resta importante valutare attentamente la potenza del contatore e le norme condominiali, ma l’impianto si ripaga in tranquillità con i risparmi energetici e di tempo accumulati nel corso degli anni.

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Paolo

Appassionato di mobilità green e Manager Digital Sales di professione, mi dedico a Elettricopertutti come progetto personale condiviso con amici appassionati del mondo green e del digitale. Con Elettricopertutti voglio contribuire alla diffusione di informazioni utili sulla transizione ecologica e sulle opportunità offerte dall’innovazione per una vita più sostenibile.

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